Terremoto: «30 mila case per gli sfollati»

Una catena di agenzie immobiliari ha proposto di mettere a disposizione le case sfitte evitando così disagi e tendopoli

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Circa 30 mila case vuote nelle zone limitrofe all’epicentro del terremoto di mercoledì notte; 30 mila case vuote che potrebbero essere messe a disposizione degli sfollati. Questa è la proposta di una nota catena di agenzie immobiliari.

La proposta «Sentendo all’alba le tristi notizie sul terremoto – dice la presidente del franchising – ho pensato allo studio che abbiamo fatto di recente sulle oltre 7 milioni di case sfitte in Italia e che forse una soluzione immediata per alleviare il disagio delle persone rimaste senza casa poteva essere quello di utilizzare questo patrimonio immobiliare subito disponibile, evitando ulteriori interventi di protezione civile».

Case non disponibili «Certamente una parte di questi immobili non sarà utilizzabile per varie ragioni -ha tenuto a puntualizzare la presidente – ma i sindaci e la protezione civile, dopo aver pensato agli aiuti di prima necessità, hanno gli strumenti per fare un censimento rapido e chiedere ai proprietari di mettere a disposizione delle popolazioni terremotate gli edifici idonei»

Meno disagi Mettendo a disposizione queste case che si trovano tra Terni, Rieti, Spoleto, Foligno, San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno e Teramo i disagi per i terremotati diminuirebbero notevolmente e si eviterebbero la costruzione di tendopoli e un ulteriore dispendio di denaro per le spese connesse.

Maggiore disponibilità I comuni con la maggior disponibilità di case sfitte sono San Benedetto del Tronto (con oltre 6.300) seguita da Spoleto e Rieti con circa 5.200 ciascuna. Ci sono poi Teramo e Foligno che si attestano ognuna sui 4.000 immobili sfitti. Poco più di 3.000 si trovano ad Ascoli Piceno, mentre Terni ne conta quasi 1.900.

 

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