Saranno antiquariato e cartografia satirica dell’ottocento ad aprire la nuova stagione di eventi culturali del palazzo del Vignola di Todi. Il 3 aprile, infatti, l’edificio del tardo cinquecento aprirà al pubblico con due mostre: ‘La grande guerra nella cartografia satirica europea’ e ‘Veneranda antiquitas – Le cose belle del passato’. L’appuntamento per l’inaugurazione è giovedì 2 aprile.
La satira Da cinque anni lo spazio è gestito da ‘Marte onlus’ che ha cercato di «garantire un’offerta culturale alla città», spiega il presidente Francesco Tofanelli. «Quest’anno, in particolare, si è cercato di mettere insieme l’elemento di attualità con il recupero del passato». L’inaugurazione, inoltre, «non sarà spazio di grandi discorsi, ma partiremo subito con il tema della satira in una conferenza affidata a un personaggio di grande spessore culturale e umano: il giornalista Cristiano Allam». L’appuntamento è per giovedì 2 aprile, alle 17, con ‘Satira: tra libertà d’espressione e censura violenta’.
La mostra antiquaria Da venerdì 3 a domenica 12 aprile, la mostra antiquaria raccoglierà le opere di circa 15 espositori che hanno aderito dall’Umbria e non solo. «Ci saranno pezzi importanti e antiquari che vengono dal centro Italia – aggiunge Tofanelli – soprattutto Umbria e Marche, e qualcuno dal nord del Paese. Tutti i visitatori e i curiosi avranno la possibilità di vedere mobili di cinquecento e seicento, pezzi del settecento e, anche, sculture neoclassiche». L’antiquariato «è la grande storia di Todi. Ha vissuto momenti difficili, ma andava recuperato. Ci siamo molto impegnati, insieme all’associazione ‘Equilibrio dei sensi’ e, speriamo negli anni, di poter ampliare sempre più gli spazi dell’esposizione».
Gianpietro Brandozzi Fino a domenica 19 aprile, invece, il palazzo del Vignola accoglierà la collezione di illustrazioni storiche della satira politica europea, in particolare quelle relative al primo conflitto mondiale, di Gianpietro Brandozzi. «Saranno in esposizione, in particolare, 40 delle oltre 200 tavole raccolte dal collezionista ascolano – dice ancora il presidente – che hanno fatto il giro dell’Italia e del mondo. Da palazzo Chigi, in occasione del centenario della guerra mondiale, alla caserma dei bersaglieri di Trento, dalle prefetture di Trieste, Cosenza e L’Aquila, al parlamento europeo di Bruxelles. Fino all’estero, con tappe negli istituti di cultura di Montreal in Canada e Città del Messico».
Le vignette «La satira nell’ottocento aveva una grande funzione perché la maggior parte delle persone non sapeva leggere l’editoriale», spiega Gianpietro Brandozzi. «Insegnava, cioè, attraverso le vignette, quali erano i buoni e cattivi e quale fosse la situazione politica dei vari stati in Europa. È colta, di grande spessore e raffinatezza, ma soprattutto mai offensiva, ‘pepata’ ma non offensiva. Restava, in ogni caso e primariamente, uno strumento per approfondire e capire le tensioni politiche».