‘La casa della salute’, un nuovo modello per offrire cure primarie al cittadino in una struttura territoriale dove, in un unica sede, sarà possibile usufruire di servizi sanitari e sociosanitari usufruendo di un team multiprofessionale che permette la presa a carico del paziente sia in caso di malattie croniche e non solo. Il taglio del nastro per la nuova struttura, situata nel centro storico – palazzo Botta – c’è stato giovedì.
Struttura vivibile «Le scelte politiche coraggiose e lungimiranti – ha spiegato il sindaco Bernardino Sperandio – consentono ad una comunità di progredire offrendo innovativi servizi ai cittadini e opportunità di sviluppo di attività nel centro storico cittadino. La struttura non è solo funzionale ai bisogni della popolazione, ma anche molto bella dal punto di vista architettonico con spazi luminosi e vivibili».

L’attivazione «L’Azienda sanitaria – prosegue Sperandio – sta lavorando in collaborazione con i medici di medicina generale e l’amministrazione comunale al fine di organizzare la messa in funzione della nuova struttura, che entrerà presumibilmente in funzione dal prossimo mese di giugno ed offrirà continuità assistenziale e servizi sociosanitari h 24, 7 giorni su 7».
Il taglio del nastro è stato preceduto da un incontro durante il quale sono state ripercorse le fasi progettuali che hanno accompagnato la trasformazione di palazzo Botta in ‘Casa della salute’. A coordinare l’incontro è stato Roberto Venturini, assessore politiche sociali e sanitarie del Comune di Trevi.
Sono intervenuti Bernardino Sperandio, sindaco del Comune di Trevi; Paola Menichelli, direttore distretto Foligno – Usl Umbria 2; Renato Frisanco, Ricercatore Sociale; Marco Conti, coordinatore sanitario del distretto Valdichiana USL 8 – Arezzo; Sabatino Orsini Federici, segretario regionale FIMMG-Umbria; Andreani Luigi e Antonini Carlo, medici medicina generale; Mons. Luigi Piccioli, vicario generale archidiocesi Spoleto-Norcia; Sandro Fratini, direttore generale azienda USL Umbria 2. A tirare le conclusioni del convegno è stata Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria.
La contestazione La cosa non è piaciuta al M5S: «La politica regionale – dice Laura Alunni, candidata alla presidenza della Regione – nel prevedere la creazione dell’ennesima residenza per anziani, annessa alla Casa della salute, continua a mettere soldi sulla residenzialità, anziché garantire un’adeguata assistenza a persone anziane e disabili a casa propria, insieme alla famiglia. Sarebbe necessario puntare sull’assistenza domiciliare indiretta, sulla libertà di scelta, sul contenimento dei costi grazie all’assegno di cura».