Umbria, i sindacati: «Regole anti-Covid non rispettate nei supermercati»

Secondo Filcams, Fisascat e Uiltucs numerosi assembramenti nei negozi, dipendenti costretti anche alle pulizie dei locali

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Ci sarebbero «gravi criticità» nel rispetto delle normative anti-Covid nelle attività della grande distribuzione dell’Umbria, in particolare sul contingentamento degli ingressi: a denunciarlo, dopo le segnalazioni ricevute da alcuni lavoratori del comparto, sono i sindacati del commercio Filcams Cgil, Fiscascat Cisl e Uiltucs Uil. Le tre sigle parlano di «violazioni evidenti delle regole».

SPECIALE COVID – UMBRIAON

La situazione e i pericoli

«Ci è stato riportato ad esempio – scrivono le organizzazioni sindacali – che in almeno una catena della grande distribuzione in vari punti dell’Umbria per smaltire le lunghe file che si erano create all’esterno dei punti vendita è stato consentito l’ingresso della clientela in evidente sovrannumero rispetto ai limiti consentiti. In particolare – continuano i sindacati – ci giunge notizia che alti vertici di una nota catena di distribuzione abbiano intimato ai vigilanti all’ingresso dei supermercati di far entrare tutte le persone in coda, con conseguenti assembramenti all’interno del punto vendita». A questo si aggiunge il problema della gestione delle pulizie straordinarie che – rimarcano Filcams, Fisascat e Uiltucs – «anziché essere affidate ad aziende esterne specializzate, vengono imposte a lavoratrici e lavoratori, nonostante non rientrino nelle loro mansioni contrattuali e possano aggravare il rischio di diffusione del contagio». Le organizzazioni sindacali richiederanno un incontro ai prefetti di Perugia e Terni per riportare nel dettaglio le segnalazioni ricevute.

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