Umbria, nuovi fondi per startup innovative

Oltre a quelli in dotazione iniziale la Regione ha stanziato ulteriori 2 milioni di euro per il sostegno alla creazione e al consolidamento

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Nell’ambito degli investimenti a favore della crescita e dell’occupazione, la Regione Umbria, su proposta del vicepresidente e assessore allo sviluppo economico Fabio Paparelli, ha stanziato ulteriori 2 milioni di euro per il sostegno alla creazione e al consolidamento di startup innovative ad alta intensità di applicazione di conoscenza.

Innovazione L’obiettivo «è quello di sostenere la creazione di startup innovative ai fini della valorizzazione economica dei risultati della ricerca e/o sullo sviluppo di nuovi prodotti – sottolinea Paparelli -, processi e servizi ad alto contenuto innovativo, negli ambiti di specializzazione dove maggiore appare il potenziale competitivo identificati nell’ambito della strategia di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente».

Il bando Per questa azione «abbiamo già emanato due avvisi per la selezione dei progetti e il secondo, in scadenza al 30 dicembre, aveva previsto una dotazione iniziale di 2 milioni di euro. Per questo bando, che prevede una procedura ‘a sportello’ – le richieste di agevolazione vengono inviate mediante una apposita piattaforma informatica e vengono esaminate nel rispetto dell’ordine di arrivo, fino alla data prevista per la chiusura – nel corso dei primi cinque mesi di apertura risultano già presentati 17 progetti per una richiesta di contributi di circa 1 milione 600 mila euro, l’80% delle risorse assegnate».

I finanziamenti Tenendo in considerazione il trend di presentazione delle domande registrato già nel corso del mese di giugno, «avremmo dovuto procedere ad accogliere le richieste di ammissione a contributo con riserva, in quanto la richieste di agevolazione eccedono l’ammontare delle risorse disponibili e proprio per questo motivo abbiamo incrementato di ulteriori 2 milioni la dotazione finanziaria, portandola così a un totale di 4 milioni di euro». In questo modo, ha concluso il vicepresidente, «si potrà rispondere alla domanda di finanziamento delle nuove imprese innovative e al tempo stesso accelerare le procedure di spesa del Por – Fesr 2014-2020».

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