Una serata magica per un’autrice letteraria in ascesa: Laura Calderini

Successo per la presentazione dell’ultimo libro della scrittrice orvietana, ‘Donne che vestono d’ortica’

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Venerdì 26 agosto il numeroso pubblico che attraversava i sotterranei del duomo di Orvieto per recarsi nei giardini della cripta, dove Laura Calderini avrebbe presentato il suo ultimo libro, ‘Donne che vestono d’ortica’ (Grafichèditore), si è visto sbarrare la strada da una strana donna che, alla luce di una bugia, andava alla ricerca delle sue gatte. Teodora, questo il suo nome, uscita dalla grotta dove vive sin dall’anno mille, ha approfittato di quel momento per raccontare la sua storia, legata anche al famoso antidoto conosciuto come L’Orvietano.

L’atmosfera surreale ha poi seguito il pubblico all’interno dei giardini, dove le ‘quattro chiacchiere’ con l’autrice, amabilmente e amicalmente condotte da Lorella Monichini e partecipate da Nella Fragale, sono state interrotte dapprima da Lady Emma Hamilton, anch’essa uscita allo scoperto dopo circa 200 anni per rivendicare la sua verità e, infine, da Colei che sa, sempre alla ricerca di ossa da ricomporre per resuscitare la lupa che si nasconde dentro ad ogni donna.

I bottoni di Bottonarte di Emilio Paradiso, cuciti su segnalibro, hanno consolato le altre donne rimaste chiuse tra le pagine del libro che, tuttavia, attraverso le note improvvisate del flicorno del maestro Antonio Micori, hanno fatto risuonare altissima, fin sulle guglie, la promessa che un giorno anch’esse si paleseranno attraverso la voce e l’incredibile presenza scenica di Beatrice Beltrani.

In questo suo ultimo libro Laura Calderini ha dimostrato una decisa originalità nei contenuti e nella tecnica narrativa: ‘…è tutto un rimando e un richiamo, un gioco di specchi, di sciarade e anagrammi, intrecciati e variati con mano maestra…’. ‘Come i sei personaggi in cerca d’autore del dramma pirandelliano, le donne famose del romanzo assediano Isangela…’. Tecnica narrativa che, forte delle sue visioni e visualizzazioni sceniche, l’ha recentemente indotta a seguire una nuova forma di espressione artistica: la sceneggiatura cinematografica. Con il supporto di Cineheart Ets – associazione culturale, docente Valentina Innocenti, con Monica Carpanese ha infatti già realizzato soggetti tratti dai suoi romanzi, che stanno ottenendo riconoscimenti e inaspettati successi a livello nazionale. Inoltre, sta già lavorando, insieme a Beatrice Beltrani, a uno spettacolo teatrale che porti in scena tutte le donne contenute nel suo libro.


LE FOTO DI PAOLO MAIOTTI

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