La nuova indagine di Unioncamere Umbria – realizzata su un campione di 286 imprese del settore del manifatturiero e 148 della piccola e grande distribuzione – per il commercio conferma anche per il terzo trimestre i segnali di incertezza manifestatosi all’inizio del 2017.
Il presidente Come sottolinea il presidente di Unioncamere Umbria Giorgio Mencaroni «i dati di questo trimestre ci servono per mantenere i piedi per terra e per realizzare che ancora la crisi non è passata. Non mancano però segnali che fanno ben sperare, soprattutto nel confronto con lo stesso periodo dell’anno passato, come l’aumento del fatturato, l’occupazione stabile e le imprese artigiane che finalmente registrano anche delle variazioni positive. La dinamica di alcuni settori come le industrie dei metalli, le industrie elettriche, e le industrie meccaniche lascia intravedere i primi segnali degli effetti del Piano Industria 4.0 e sulla capacità che questo intervento può avere nello stimolare la produzione nei settori più sensibili dal lato dell’offerta e, soprattutto, nel dare nuova vita al mercato interno, andando a riequilibrare in parte, le vendite nazionali e le vendite estere».
Il sistema imprenditoriale Nel terzo trimestre del 2017, spiega Unioncamere, «il sistema imprenditoriale umbro vede prevalere il numero delle iscrizioni delle imprese, che sono 944, su quello delle cessazioni, non d’ufficio, 789 in tutto. Il flusso delle iscrizioni accusa una lieve contrazione rispetto all’anno precedente, un -2,2% che è lo stesso registrato a livello nazionale, mentre le cessazioni in Umbria sono in aumento rispetto al terzo trimestre del 2016 del +3,5%, così come aumentano a livello nazionale ma di un più modesto 2,4%. Esaminando la situazione dei primi tre trimestri 2017 il totale iscrizioni cala del 6,8% rispetto ai primi tre del 2016, mentre a livello nazionale la variazione negativa si attesta su un 2,2%. Le cessazioni invece, sempre nei primi 9 mesi del 2017, segnano un +2,4% a livello regionale mentre in Italia calano dell’1,1%».
Dati economici 2017 Dall’analisi dei dati economici, Unioncanere deduce che «il valore della produzione delle imprese compresenti degli ultimi tre anni (4.884), con un valore oltre i 100.000 euro, è pari a poco più di 15 miliardi di euro (15.615.770.948). Questo campione rappresenta il 52,5% delle imprese umbre tenute al deposito del bilancio (9.304 nel 2016).
Il 43,25% del valore della produzione viene creato dal settore del Commercio, segue il settore Manifatturiero con 33,12% (nel terzo trimestre 2016 i valori di questi due settori erano invertiti con la manifattura al 39,2% e il commercio con il 38,8%).
Solamente il settore del Turismo chiude con un risultato netto negativo (2.329.025 euro)».