Un progetto per promuovere la rigenerazione urbana e lo sviluppo del territorio ternano-narnese attraverso la creazione del primo ‘distretto italiano della sostenibilità’. Di questo si è parlato nella serata organizzata dal Rotary club di Terni presieduto da Nicola Astolfi. Il progetto, promosso da Confindustria Umbria, vede il coinvolgimento di otto aziende protagoniste dell’economia del territorio: Ast, Beaulieu Fibres International, Erg, Exolon Group, Fucine Umbre, Sangraf, Novamont e Tarkett. L’obiettivo, è stato detto, è quello di favorire e agevolare la sostenibilità ambientale, la riqualificazione urbana, i processi di innovazione e l’economica circolare nel territorio della Conca ternana. A illustrare il tema sono stati Luigi Carlini (presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni che sostiene l’iniziativa), Riccardo Morelli (presidente di Confindustria Terni) e Giuseppe Cioffi (vice presidente di Confindustria Terni). Nel primo semestre 2020, presso le prime otto imprese aderenti al progetto, è stata realizzata una ricerca finalizzata alla mappatura delle buone pratiche in materia di sostenibilità ambientale e di economia circolare. Tra gli obiettivi raggiunti figurano: l’abbattimento, nel solo 2019, di circa 25 mila tonnellate di CO2 emesse in atmosfera pari a circa il 7% del totale delle emissioni del comparto industriale del ternano; la riduzione fino al 60% dei consumi energetici per l’illuminazione, grazie all’utilizzo di illuminazione a led; l’utilizzo fino all’80% del totale, dei materiali per la produzione provenienti da materie riciclate; la produzione in loco di energia elettrica e termica attraverso cogenerazione, con riduzioni fino al 30% del combustibile utilizzato. «Urban Re-Generation – ha affermato il dottor Cioffi – prevede un piano di sviluppo nel quale verrà promossa l’adesione di nuove imprese. Verrà quindi sviluppato un dialogo aperto con le comunità locali e verranno promosse iniziative di comunicazione finalizzate alla promozione del territorio e al confronto con le migliori pratiche europee».