di M.L.
La bellezza di una visione diversa, un occhio d’uccello che scorre in 60 fotografie e 29 dipinti per raccontare un’Umbria diversa. Un viaggio vertiginoso a palazzo Baldeschi a Perugia, che si chiuderà il 27 ottobre 2015, per la mostra voluta dalla fondazione Cassa di risparmio di Perugia e organizzata dalla fondazione Cariperugia arte: ‘Vertigine umbra – l’Umbria vista dall’alto’.
Dall’antico ai droni L’Umbria vista dal cielo è una regione che va oltre grazie ai linguaggi artistici antichi, ma anche grazie alla modernità dei droni che regalano prospettive nuove. L’Umbria appare nuova e la mostra riesce ad aprire una finestra inedita in una selezione di stampe antiche che, tra fantasia e realtà , ci consegnano le immagini di alcune cittadine regionali tra il ‘500 e il ‘700: aerofotogrammetrie stampate ed in formato video che testimoniano come con il passare del tempo abbia trasformato il territorio umbro, raccontando quel passaggio dalla terra verde alla modernità di edifici e infrastrutture.
Foto e dipinti Scorrendo le foto si nota la volontà dei curatori di andare oltre, affiancandole con dipinti di due artisti umbri, Gerardo Dottori e Alessandro Bruschetti, che nel tempo hanno tratteggiato il paesaggio umbro in tante sfumature e sfaccettature osservandolo, talvolta solo immaginandolo, dall’alto. Le opere arrivano tutte da collezioni private e dalla fondazione Cassa di risparmio di Perugia, molte di loro sono inedite. Mai visti il ‘Paesaggio di montagna’ e il ‘Paesaggio dal terrazzo’ di Dottori, e neppure ‘Aeropittura sul lago’ di Bruschetti, dipinto scoperto circa un mese fa dall’associazione ‘Archivi Dottori’ guidata da Massimo Duranti, che ha collaborato alla mostra, che rappresenta l’unica visione realistica di un lago a fronte delle tante idealizzate e travisate dipinte da Bruschetti. Il futurismo affiancato all’arte fotografica quindi e alle opere di Paolo Ficola che grazie alla sua passione per il volo, sin da giovane ha gettato uno sguardo particolare sull’Umbria sorvolando i cieli e puntando l’obiettivo dall’alto verso il basso.
Storia e arte Particolare interesse lo desta anche il catalogo curato dallo storico professor Alberto Grohmann che ha cercato di racchiudere l’essenza della mostra in queste poche righe: «Una visione dell’Umbria largamente eccentrica, nel segno di una trascendenza e di una verticalità che nel caso dell’Umbria sono anche metaforiche e rimandano alla sua essenza storica: si tratta infatti di una condizione dello spirito nel segno dell’elevazione interiore prima che una semplice variazione della nostra percezione spaziale».