Si sono concluse le attività dei vigili del fuoco nell’ambito delle operazioni coordinate dalla Soprintendenza dell’Umbria per il recupero delle tombe e dei numerosi reperti rinvenuti in località San Donnino di Città della Pieve.
Il sarcofago L’ultimo ad essere stato recuperato è sarcofago del peso di oltre 30 quintali, ancora integro. Proprio questo particolare livello di conservazione ha richiesto un intervento estremamente delicato che è stato eseguito dai vigili del fuoco con tecniche ed attrezzature particolari. La tomba è stata sollevata con dei particolari cuscini ad aria che dallo spessore di pochi centimetri raggiungono anche l’altezza di 20 centimetri, sollevando oggetti anche molto pesanti.
Le operazioni E’ stato così possibile traslare prima il grosso manufatto e di posizionarlo poi su una particolare slitta per farlo uscire dalla tomba attraverso il dromos (un lungo corridoio della larghezza di circa 90 centimetri) ove in precedenza era stata già rimossa la porta in pietra a doppia anta. Con le stesse tecniche e con l’impiego di paranchi e fasce di sollevamento nei giorni scorsi i vigili del fuoco della sede di Perugia e del distaccamento di Città della Pieve, avevano provveduto al recupero degli altri materiali rinvenuti tra cui altri sarcofaghi, tre urne cinerarie ed altri reperti in ceramica e bronzo.
L’attenzione Tutte le operazioni, seppur nello spazio angusto, sono state pianificate e svolte in sicurezza sia per gli operatori impegnati sia per non danneggiare gli importanti reperti che da oltre 2.000 anni si trovavano in quel campo normalmente destinato ad ospitare le diverse culture agricole.
Il coordinamento Il personale della Soprintendenza ha pianificato e poi scandito le diverse fasi di lavoro per poter estrarre dalla tomba i preziosi manufatti etruschi senza danneggiarli e quindi rendere poi visibili al pubblico nella loro interezza.
La collaborazione Le attività hanno visto il coinvolgimento dei tecnici del Comune di Città della Pieve, del personale della locale associazione di volontariato di protezione civile mentre il personale del Corpo forestale dello Stato, della Polizia provinciale, della Polizia municipale e i Carabinieri del nucleo operativo di Città della Pieve hanno sorvegliato per diversi giorni l’intera zona per evitare furti o danneggiamenti.