Umbria, nuovi fondi a imprese innovative

Il budget complessivamente attribuito dalla Regione è pari a 1.130.000 euro. Le domande potranno essere presentate fino al 30 ottobre

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«Un ulteriore tassello a supporto del tessuto delle piccole e medie imprese che vogliono innovare». È stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Umbria il testo dell’avviso a sportello per il sostegno finanziario agli investimenti delle imprese. A darne notizia il vicepresidente della Giunta regionale, Fabio Paparelli.

Finanziamenti a tasso zero «Con questo strumento – spiega Paparelli – intendiamo infatti finanziare programmi di investimento di Pmi umbre di importo minimo pari a 80 mila euro, attraverso la concessione di finanziamenti a tasso zero della durata massima di 5 anni, che possono coprire, in funzione delle diverse tipologie di imprese, dal 50 al 70% del programma di investimenti. Trattandosi di opportunità connessa all’attuazione dei programmi dei fondi strutturali relativi alla precedente programmazione, le domande di contributo potranno essere presentate fino al 30 ottobre 2016, mentre gli investimenti dovranno essere realizzati entro il 31 dicembre di quest’anno». Un’opportunità che può consentire alle imprese, per buona parte delle categorie di spesa ammissibili, «di fruire del cosiddetto ‘super ammortamento’ cumulando quindi i benefici introdotti dalla Legge di stabilità per il 2016, con la concessione del finanziamento agevolato».

Il budget complessivamente attribuito a questo strumento dalla deliberazione della Giunta regionale del primo agosto è pari a 1.130.000 euro, con riserva di incrementare la dotazione finanziaria ad esito del determinarsi di ulteriori disponibilità derivanti da rinunce e/o revoche o da minori realizzazioni, anche riferibili a progetti presentati in precedenti edizioni dell’avviso. Il finanziamento agevolato è concesso senza interessi od oneri di sorta per il tramite di Sviluppumbria, in esito all’attivazione di una procedura a sportello. Le domande di finanziamento sono ammesse, infatti, sulla base dell’ordine cronologico di presentazione dei progetti e seguite da un’istruttoria valutativa, tesa ad accertare la coerenza del progetto, gli impatti occupazionali, l’attivazione dello strumento nelle aree di crisi o nei settori chiave dell’economia regionale, l’esperienza manageriale dei proponenti, la sostenibilità economico-finanziaria del progetto, con un punteggio minimo che deve essere conseguito pari a 60 punti su una scala di 100.

Le richieste di contributo «Sono ammissibili – sottolinea il vicepresidente – investimenti relativi a macchinari e attrezzature, impianti produttivi, capitale circolante nel limite del 20% delle spese per impianti produttivi; acquisto e ristrutturazione di immobili in coerenza con il programma di sviluppo; consulenze tecniche relative a innovazione di prodotto e di processo, organizzative e di mercato, nel limite del 10% delle spese per macchine e impianti». Le richieste di contributo dovranno essere presentate a Sviluppumbria. La modulistica, oltre a informazioni di dettaglio, è disponibile sul sito internet www.fondo-mutui.sviluppumbria.it.

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