Calcio, Perugia i dolori del giovane Han

Infortunio al ginocchio: un mese di stop. Per il coreano, che strabiliò tutti nel 2017 è l’ennesimo contrattempo di un inizio stagione decisamente sfortunato

Condividi questo articolo su

Quest’ultima avventura perugina – la terza, considerando anche l’esperienza formativa da giovanissimo – non era cominciata sotto i migliori auspici per Han Kwang-Song. Doveva esordire nell’ultima amichevole di Sarnano, ma un’acquazzone fece interrompere la partita, tenendolo in panchina.

VIDEO PERUGIA-MACERATESE: IL TEMPORALE IMPEDISCE L’ESORDIO DI HAN

Subito in ritardo

Il mancato esordio in amichevole ha avuto conseguenze anche sul suo mancato impiego nelle prime uscite ufficiali: ovvio che Nesta si fidasse di più di giocatori che aveva visto durante tutto il ritiro precampionato. Poi Han dimostrava di non essere in forma: arrivato un po’ appesantito (pare che a Cagliari abbia ‘caricato’ molto per irrobustirsi) non aveva la consueta rapidità, che era la sua peculiarità e che lo scorso anno lo aveva fatto diventare paladino della tifoseria e lo aveva fatto balzare agli onori della cronaca, sportiva e non solo. L’iperattivismo bellico del suo capo di Stato, che proprio in quel periodo viveva il periodo di maggiore tensione, faceva inevitabilmente scattare un parallelismo ogni volta si parlava di Han. E questo lo infastidiva palesemente, provocando anche situazioni imbarazzanti.

IL SECONDO RITORNO AD AGOSTO

Quell’ottobre nero

Poi sappiamo tutti come è andata. Prima la contestazione poi il cambio di allenatore, infine il cambio di modulo. Tre episodi che lo hanno pesantemente segnato, frenandone la definitiva consacrazione, tanto da indurlo al ritorno a Cagliari, a gennaio. Ma anche in terra sarda le cose non sono andate come si pensava. Nonostante i rossoblù avessero poco da chiedere al campionato, Han ha giocato poco: appena 7 presenze e neanche uno squillo. Tramontato così anche il sogno di entrare in orbita Juve. Infine la terza vita a Perugia, cominciata con un temporale, proseguita con la sensazione che il ragazzo non fosse più lo stesso. Forse i difensori hanno imparato a conoscerlo. Forse la preparazione fisica lo ha appesantito troppo. Forse si è un po’ immalinconito, deluso da qualche commento sarcastico che non è andato giù né a lui né al suo staff. Ora quest’infortunio lo terrà lontano dai campi un mese. E probabilmente lo aiuterà a ritrovarsi, con la speranza di rivedere a ottobre la freccia che fece sognare la città di Perugia e impressionò l’Italia intera.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli