Morbillo in Umbria: «Casi triplicati»

Stefano Ricci, direttore della neurologia negli ospedali di Città di Castello e Gubbio-Gualdo e del direttivo Sno: «25 casi in tutto il 2016, 70 nei primi casi del 2017»

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In tutto il 2016 venticinque casi, settanta registrati nei primi sei mesi del 2017. Per una «preoccupante impennata di contagi in Umbria»: a fare il punto sulla situazione legata al morbillo è Stefano Ricci, direttore della neurologia degli ospedali di Città di Castello e Gubbio-Gualdo (Usl Umbria1), nonché inserito nel direttivo della Società di neuroscienze ospedaliere.

I CASI DI TERNI

Morbillo ed eradicazione Ricci si focalizza in particolar modo sulla «più grave complicanza del morbillo, la panencefalite sclerosente subacuta, la cui eradicazione si può ottenere solo incrementando le vaccinazioni. Il morbillo è una malattia infettiva, altamente contagiosa, causata da un virus del genere Morbillivirus (famiglia paramyxoviridae). L’Istituto superiore di sanità ha registrato in Italia, da gennaio a luglio 2017, 3 mila e 501 casi di morbillo (89% nei bambini non vaccinati), di cui 2 mortali».

MORBILLO, PIANI E PREVENZIONE

Contromisure e vaccino «Le complicanze sono rare – si legge nella nota a firma Società di neuroscienze ospedaliere – ma responsabili di circa 30-100 morti ogni 100 mila persone persone. Tra le più temibili vanno ricordate le encefaliti, in particolare la panencefalite sclerosante subacuta (Pess). Trattasi di una rara forma di encefalite a lenta evoluzione e ad esito fatale che si sviluppa nei bambini e negli adolescenti qualche anno dopo l’infezione da morbillo. L’encefalite è causata dalla persistenza del virus “mutato” all’interno del tessuto cerebrale che subisce, dopo una breve fase infiammatoria, una progressiva e inarrestabile perdita neuronale, demielinizzazione e gliosi. Secondo una recente indagine epidemiologica (analisi dei registri dal 1998 al 2015 ) di un gruppo di ricercatori della Ucla University di Los Angeles l’incidenza della Pess negli Stati Uniti è risultata di 1 su 1380 bambini colpiti da morbillo. In Germania si stima circa 1 caso di Pess su 1700/3000 bambini,ma i tassi di incidenza risultano molto più elevati in India e Medio Oriente. Non esistono terapie risolutive per questa terribile malattia che è mortale nella quasi totalità dei casi nell’arco di qualche anno. L’unico intervento sanitario efficace in grado di ridurre significativamente l’incidenza della Pess è rappresentato dalla immunizzazione vaccinale tanto che una ridotta copertura vaccinale tra il 1989 e il 1991 negli USA determinò un cluster di Pess 10 volte maggiore rispetto ai dati epidemiologici del 1982. Ricordiamo da ultimo che le complicanze cerebrali che si possono sviluppare a seguito dell’infezione naturale di morbillo superano di gran lunga il possibile, rarissimo rischio di complicanze prodotte dalla vaccinazione. La Sno promuove – concludono – e incoraggia la vaccinazione antimorbillosa su larga scala nel nostro paese allo scopo di combattere ed eradicare questa malattia».

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