Perugia, la cultura viaggia in bicicletta

Trentasei anni, quando finisce di lavorare al supermercato Michele Volpi sale in sella alla sua LiberBici piena di albi illustrati. «Leggo ai bambini per coinvolgere gli adulti»

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In tempi di magra per il settore dell’editoria a livello globale, c’è anche chi punta tutto sui più piccoli. E se ne va a spasso con una bici carica zeppa di libri per bambini.

La LiberBici

LiberBici Magari a più d’uno è anche capitato di vederlo in giro per la città. Sfreccia a bordo della sua Atala bianca con una cassetta stracolma di libri sul porta pacchi. Trentasei anni e studi alle spalle che vanno dalle scienze politiche alla letteratura moderna, Michele Volpi al mattino lavora in un supermercato e, appena finito il turno, sale in sella alla sua bici con una missione: portare la letteratura tra i bambini. «Nella mia vita non ho mai completato gli studi ma mi sono sempre occupato di formazione, letteratura e teatro, con tanto di accademia di cinema e doppiaggio. Amo leggere e voglio trasmettere questa passione». Per farlo, appunto, ha solo bisogno della sua bicicletta, una LiberBici costruita su misura grazie all’aiuto di un fabbro e di un meccanico. Per questo i libri vengono trasportati su delle cassette di legno, proprio come quelle dove al supermercato vengono esposte frutta e verdura. 

Nati per leggere «Da anni faccio attività teatrale e da una decina mi sono interessato alla lettura espressiva e ad alta voce – spiega Michele – qui a Perugia ho fondato il circolo Letture ad alta voce, ho fatto sempre volontariato nel sociale per portare la cultura negli ospedali e nelle residenze per anziani, ma anche per i più piccoli. Sono stato quindi contattato dalla segreteria nazionale del programma Nati per leggere e selezionato per diventare formatore di volontari. Oggi, quindi, formo persone che domani diffonderanno la passione e la conoscenza per la letteratura d’infanzia. Un’attività incrementata negli ultimi due anni». Così, tra progetti per le scuole e laboratori per bambini, ma anche il ‘barbonaggio teatrale’, un mix tra spettacoli da palcoscenico e teatro fatto in strada, Michele ha trovato la sua strada. «Assieme alle letture espressive in pubblico, un festival o un parco, spesso ci abbino anche spettacoli di marionette e burattini. I bambini rimangono estasiati da questi giochi ormai d’essai e, allo stesso tempo, è un modo per guadagnare qualche soldo in più, gli attori fanno sempre fatica ad arrivare a fine mese». 

Letture ad alta voce a San Francesco

Tra parchi e festival La LiberBici ha esordito a fine agosto, presentata ufficialmente al festival Figuratevi di Pian di Massiano. Da lì è iniziato il giro dei parchi cittadini, la fiera Umbria Libri e anche alcune manifestazioni a La Spezia e Milano. Finita la fase di rodaggio l’intenzione di Michele è di portare avanti questo progetto di diffusione della cultura tra i più piccoli nell’ottica di «leggere ai bambini per coinvolgere gli adulti. In un mondo utopistico in cui questo, a tutti gli effetti, fosse considerato un lavoro, lavorerei solo per festival ed eventi. Quando non è possibile scelgo i parchi più affollati dalle famiglie e mi presento con il mio ‘menu letterario’».

Menu letterario Nelle cassette ‘caricate’ sopra alla bici ci sono tra i 400 e 500 albi illustrati. «Ci sono diversi menu disponibili – spiega – e cerco di variare proprio come al ristorante. Ci sono antipasti, primi piatti, secondi, dolci e bibite, questi ultimi proprio i preferiti dei bambini. Spesso sono a tema, come ad esempio i piatti vegetariani riguardano storie che parlano di natura ed ecologia, ma anche i grandi classici, a volte rivisitati. Attraverso gli albi illustrati mi seguono tutti, dai più piccoli fino ai ragazzini di 12,13 anni, compresi i genitori. C’è Cappuccetto Rosso originale, dei fratelli Grimm, ma anche la versione rivisitata in chiave comica di Biancaneve e i 77 nani riscritta da Davide Calì che tratta l’argomento degli stereotipi di genere».

L’accoglienza Grandi e piccini, ormai, lo adorano. «All’inizio tutti sono un po’ diffidenti, ma è normale. Risulta stravagante vedere una persona che arriva con una cassetta di legno. Qualcuno pensa che io venda frutta. Ma poi quando inizio a leggere a due o tre, ecco che subito si raduna una folla tutt’intorno. Ai bambini di oggi, come quelli di ieri, piace ascoltare favole e fiabe. Ai più grandi, invece, serve per riflettere su tante tematiche diverse ma anche per farsi due risate sull’aspetto più comico delle storie che racconto».

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