Sicurezza nelle scuole: «Agire subito»

Lettera di numerosi dirigenti scolastici della regione: «Devono essere luoghi sicuri per i lavoratori e per gli utenti. Vogliamo confronto a settembre»

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Scuola, sicurezza, sisma e necessità d’intervento, i dirigenti scolastici dell’Umbria alzano la voce e chiedono azioni. Da Perugia a Terni, passando per Gubbio, Orvieto, Spoleto e altri comuni: in oltre cinquanta hanno firmato una lettera aperta per chiedere la «messa in atto di tutte le azioni, sia in termini di programmazione che di attuazione degli interventi, necessarie a far sì che tutte le scuole rappresentino luoghi sicuri per i lavoratori e per gli utenti».

LA LETTERA DEI DIRIGENTI SCOLASTICI

La richiesta In premessa i dirigenti scolastici delle scuole umbre mettono in risalto gli «eventi sismici che hanno colpito la Regione e che hanno richiamato l’attenzione di tutti sulle criticità presenti in materia di sicurezza» e, preso atto «delle recenti sentenze di condanna che hanno coinvolto i dirigenti scolastici e che la maggior parte delle scuole non sono ancora provviste delle certificazioni previste dalla normativa vigente», ritengono non «più procrastinabile la messa in atto di tutte le azioni necessarie a far sì che tutte le scuole rappresentino luoghi sicuri per i lavoratori e per gli utenti».

I problemi C’è qualcosa che non va nella gestione complessiva: «C’è – ribadiscono – la sproporzione esistente tra le responsabilità in capo ai dirigenti scolastici in materia di sicurezza e gli strumenti a disposizione e ci sono le difficoltà incontrate nella formazione del personale dovute a diverse ragioni: la mancanza di finanziamenti ad hoc, turnover, presenza di personale non sempre idoneo alle mansioni previste nell’ambito della sicurezza». Mano tesa dunque per «favorire l’attivazione di tutte le sinergie che possano contribuire ad una forte presa di coscienza in tutte le sedi istituzionali, nel rispetto dei ruoli e delle funzioni».

I passaggi Nello specifico i dirigenti scolastici si focalizzano su quattro aspetti: «Invio ai Comuni ed alle Province di un documento tecnico contenente le richieste di certificazioni imprescindibili per l’adeguamento normativo; a seguire si creerà un repertorio regionale comparativo delle varie realtà territoriali che potrà essere utile strumento per le azioni condivise successive; pressione, nelle sedi opportune, affinché si proceda a livello legislativo con le modifiche al D.Lgs. 81/2008 che delimitino in modo chiaro i compiti e le responsabilità del dirigente scolastico in materia di sicurezza e che definiscano le forme di attuazione del decreto medesimo nelle scuole; richiesta di inserimento nel prossimo contratto di garanzie assicurative sempre promesse e mai introdotte; organizzazione a settembre di un incontro per il confronto fra tutti gli attori istituzionali affinchè, in un clima di condivisione e di consapevolezza delle gravi responsabilità di ciascuno, si avvii una fase in cui la sicurezza trovi riscontri proporzionati nella programmazione delle risorse nazionali e regionali». Infine i dirigenti ricordano che «fortemente determinati a garantire al personale e all’utenza idonee condizioni di sicurezza, evidenziano sin da ora che, in assenza delle stesse, dovranno trarre le conseguenze del caso».

La Cgil A stretto giro sull’argomento interviene anche la Flc Cgil: «Condividiamo – spiegano Domenico Maida ed Elisabetta Mascio, rispettivamente segretario generale Flc Cgil Umbria e responsabile dei dirigenti scolastici della sigla – le preoccupazioni dei dirigenti scolastici della nostra regione rispetto alla complessità della gestione della sicurezza nelle scuole, anche per il perdurare degli eventi sismici. La Flc Cgil ha aderito alla mobilitazione indetta dai sindacati confederali del 25 maggio 2017, chiedendo al Parlamento di approvare in tempi brevi le proposte di legge (3963 e 3830) che escludono i dirigenti scolastici da qualsiasi responsabilità civile, amministrativa e penale qualora abbiano assolto all’obbligo di richiesta di intervento all’ente locale competente, e invitando al contempo i dirigenti scolastici a inviare individualmente una petizione alla presidente della Camera e ai presidenti delle commissioni VII Cultura e XI Lavoro Camera dei Deputati per sostenere l’urgenza della discussione. Chiediamo al Governo di prevedere con urgenza misure straordinarie che consentano la realizzazione da parte degli enti locali degli interventi necessari, previsti ampiamente dalle leggi vigenti in materia di sicurezza e non più rinviabili, assegnando risorse da gestire al di fuori del patto di stabilità, da destinare ad interventi strutturali, impiantistici e di manutenzione. Gli enti locali effettuino tempestivamente tutti gli interventi necessari non solo in ossequio alle leggi vigenti, ma anche e soprattutto a tutela degli studenti e dei lavoratori delle nostre scuole». Infine messaggio per il ministro Fedeli: «Chiediamo che nella determinazione dell’organico di fatto del personale docente ed Ata siano prorogate le misure straordinarie previste nei decreti Errani per le regioni interessate dal sisma. In Umbria sono ancora molte le scuole interessate da provvedimenti conseguenti agli eventi sismici, dislocate in edifici non sempre adeguati, talvolta distanti dalla sede abituale. Molti dirigenti scolastici, docenti – concludono – e studenti vivono una quotidianità complessa a scuola, che necessita di adeguate risorse professionali».

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