Terni, ‘Beauty hazard’: secondo episodio

Desiderio e il Caos si rincontrano dopo 10 anni con un’istallazione in cui confluiscono le esperienze fatte dall’artista all’estero

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Era maggio 2007 quando Desiderio trasformava per 30 giorni il Caos di Terni in un’ambiente immersivo, in cui le opere non solo erano esposte e dislocate in modo capillare nello spazio, ma ne permeavano l’atmosfera trasformando il luogo in un’esperienza estetica. Il progetto ‘Beauty hazard’ era nato in quell’anno da una fascinazione di Desiderio per i temi della bellezza, la corruzione e la carne, cui ha dedicato un ciclo di lavori attraversando diversi linguaggi, dalla pittura al video. A maggio 2017 Desiderio e il Caos si rincontrano per dare forma a un nuovo episodio di ‘Beauty hazard’ in cui confluiscono da un lato le esperienze fatte da Desiderio negli ultimi 10 anni, dalla Biennale di Venezia alla Biennale a L’Havana, la sua ricerca artistica sempre più pluridisciplinari dell’ambito del video e dall’altro la consolidata identità del Caos come centro dedicato ai processi artistici improntati al rischio e alla partecipazione.

L’INTERVISTA A DESIDERIO – IL VIDEO

‘Beauty hazard 2017’ raccoglie in mostra una selezione di opere del 2007 accompagnate da nuove creazioni visive di grande formato e 5 cortometraggi (la trilogia Beauty Hazard; Confabula Spurio; I Love my Queen e il dittico Bluesky – The Win on the Sky) con installazioni e sculture giganti. Riflettendo la poetica di Desiderio, la mostra raccoglie linguaggi diversi e gli stessi elementi, gli stessi personaggi e icone, sono semi drammaturgici che vengono presentati in un quadro e ripresi dal video o personificati in sculture: una sorta di divenire continuo che confonde realtà e opere, bidimensionali della tela e volume delle installazioni permeando così l’ambiente nella sua totalità.

Desiderio

Le opere Con queste opere Desiderio torna ad affrontare il tema della bellezza, ma con approccio meno espressionista e violento e più legato al concetto di Kenosis: una parola greca legata alla dinamica dello svuotamento e storicamente connessa alle religioni cristiane e alla mistica. Nelle sue singole opere e nella composizione generale della mostra, si assiste ad un uso plurale di punti di vista, un tempo non lineare in cui passato e presente, realtà e sogno si fondono: lo spazio infatti non è mai prospettico, ma un terreno in cui coesistono formati e oggetti di grandezze diverse, topolini giganti e micro umani, intrecciando una realtà senza gerarchie.

Passato e presente La creazione di un ponte tra passato e presente riconduce alla volontà alla base della mostra, quella di tornare nello spazio dove tutto è iniziato, non nella dinamica di celebrazione o bilancio, ma nella ricerca incessante di nuova energia per alimentare la ricerca artistica nella sua pluralità: un’entropia apparente che flirta con il Caos, polo creativo e centro propulsore di un disordine animato da logica interna.

L’evento ‘Beauty hazard 2017’ verrà inaugurato sabato 20 maggio alle 18 al Caos e sarà aperto al pubblico fino al 23 luglio.

 

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