Vaccinazioni a scuola: tornano obbligatorie

Il consiglio dei ministri lo ha stabilito venerdì mattina. Il ministro Lorenzin: «Saranno dodici». I bimbi fino a 6 anni, non vaccinati, non saranno ammessi

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Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che reintroduce l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’iscrizione a scuola.
I vaccini saranno obbligatori, pena la non iscrizione a scuola, nella fascia di età da 0 a 6 anni, ossia in nidi e asili. Altrettanto obbligatori saranno nelle scuole elementari, ma in questo caso sono previste solo sanzioni pesanti.

La mediazione Ad avere avuto la meglio, insomma, sarebbe stata la proposta del ministro Fedeli (Isttuzione), mentre la collega Lorenzin (Salute) chiedeva il divieto di iscrizione a scuola per i non vaccinati fino a 10 anni. Il decreto rende obbligatori vaccini – «diventano 12, oltre all’antipoliomelitica, antidifterica, antitetanica, antiepatite b e antipertosse, il governo rende obbligatori l’antiemofilo di tipo B e i vaccini contro morbillo, rosolia, parotite, varicella, meningococco B e C., ha spiegato il ministro Lorenzin – che erano semplicemente raccomandati». 

LA CONFERENZA STAMPA POST CONSIGLIO DEI MINISTRI

Le sanzioni «Per la scuola dell’obbligo la mancanza di documentazione sui vaccini produrrà da parte dell’autorità scolastica sanzioni dalle dieci alle trenta volte maggiori di quelle esistenti – ha detto il premier Paolo Gentiloni – perché la mancanza di misure appropriate e il diffondersi di teorie antiscientifiche ha provocato un abbassamento dal punto di vista della protezione. Non si tratta di uno stato di emergenza ma di una preoccupazione alla quale il governo intende rispondere».

Il ‘libretto’ Al momento dell’iscrizione in qualsiasi scuola di bambini  e ragazzi da 0 a 16 anni, bisognerà presentare il libretto vaccinale. In caso di non ottemperanza degli obblighi relativi alle vaccinazioni, la scuola deve riferire all’Asl a cui spetta il compito di contattare la famiglia e di fissare un termine entro il quale mettersi in regola: «Se questo non avviene, scatterà una sanzione molto elevata. Che per chi non è in regola si ripeterà ogni anno».

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