Ast, archiviazione con riserva per ‘Do ut des’

Terni, il pm Elisabetta Massini ha archiviato quattro posizioni ma su quella di Marco Freddo pende ancora il giudizio del gip

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L’ultimo ‘scoglio’ prima di poter dire di essersi messo la vicenda definitivamente alle spalle. E’ quello che, nell’ambito dell’indagine ‘Do ut des’ che ha portato la procura della Repubblica a chiedere il rinvio a giudizio di sette persone, riguarda Marco Freddo, responsabile reparto Sau.

Opposizione all’archiviazione Nei suoi confronti il pm Elisabetta Massini ha già chiesto l’archiviazione da ogni accusa – e infatti lo stesso non figura nella richiesta di rinvio a giudizio notificata nei giorni scorsi ai sette indagati e alle due persone offese – ma contro questo passo l’avvocato Carlo Viola, il legale di Cristian Spina – titolare della Misp Automation la cui denuncia ha dato origine all’indagine della Forestale – aveva presentato a suo tempo opposizione per uno dei capi inizialmente contestati dalla procura.

La decisione Delle quattro posizioni stralciate dal pubblico ministero solo una ha incontrato il ‘niet’ della parte offesa. A decidere se si dovrà procedere anche nei confronti di Freddo – o se, come chiesto dalla procura, il procedimento avviato al tempo nei suoi confronti potrà dirsi definitivamente chiuso – sarà il gip Maurizio Santoloci, nell’udienza già fissata in camera di consiglio per il prossimo 4 aprile.

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