Colpo di pistola: ferito in condizioni stabili

Terni, la prognosi resta riservata. Giacomo Bartollini, il 24enne arrestato, ha raccontato di aver acquistato l’arma a Roma dagli zingari

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Voleva ‘provare’ quella pistola, giunta nelle sue mani chissà da dove – anche se agli uomini del Nucleo investigativo dei carabinieri ha detto di averla comprata ‘a Roma dagli zingari’ – e così Giacomo Bartollini, 24 anni, si è messo ad armeggiare in terrazzo, al quarto piano di una palazzina di strada del Ponticello, nel cuore di Gabelletta. Da lì è partito il colpo che ha cambiato in un istante la vita di Alessandro Rossi, artigiano di 41 anni, che se ne stava tranquillo in casa, con la moglie e il figlio piccolo, per quella che sembrava una domenica serena come tante altre.

GIACOMO BARTOLLINI ARRESTATO, IL VIDEO

L'abitazione di Alessandro Rossi, il ferito

L’abitazione di Alessandro Rossi, il ferito

Dinamica Il proiettile partito dalla Beretta 7.65, ha fatto un tragitto di una settantina di metri prima di penetrare la serranda abbassata della sala, la zanzariera, il montante in legno della finestra e ‘bucare’ Alessandro, all’emitorace sinistro, fino a fermarsi a pochi millimetri dal polmone. Un colpo che gli stessi inquirenti definiscono ‘accidentale’. Anche perché la finestra della casa dove abita Alessandro Rossi, in via Omega, a causa della vegetazione non sarebbe poi così visibile dal terrazzo da dove Giacomo Bartollini – ora in carcere su disposizione del pm Elisabetta Massini, in attesa dell’udienza di convalida – ha sparato.

COLPO DI PISTOLA A GABELLETTA: FOTOGALLERY

Sullo sfondo la palazzina dal quale è partito il colpo, in direzione via Omega

Sullo sfondo la palazzina dalla quale è partito il colpo, in direzione via Omega

L’arresto Ai carabinieri del comando Compagnia e del nucleo investigativo di Terni, coordinati rispettivamente dal capitano Dario Allegretti e dal maggiore Pietro Petronio, la dinamica è apparso subito piuttosto chiara. Il colpo era partito dall’esterno e da una direzione ben precisa. E’ bastata una prima ricognizione per inviduare i soggetti ‘sospetti’ in zona – fra cui il 24enne ternano – e a chiudere il cerchio sulla base di alcune testimonianze raccolte direttamente. Quando hanno bussato alla sua porta, Giacomo Bartollini ha fatto il possibile per non aprire. Poi, forse, ha capito che era successo qualcosa di troppo grande e ha ceduto. Alle domande incalzanti dei carabinieri avrebbe risposto in maniera piuttosto puntuale, fino a definire compiutamente l’accaduto.

Indagini L’arma sequestrata ora verrà sottoposta ad accertamenti da parte del Ris di Roma per capire la sua ‘storia’, se abbia già sparato altre volte di recente, e ricostruire il percorso che l’ha portata nelle mani del giovane.

I militari nell'abitazione di Giacomo Bartollini

I militari nell’abitazione di Giacomo Bartollini

Condizioni stabili Circa Alessandro Rossi, la vittima, attualmente si trova ricoverato nella struttura di Rianimazione dell’ospedale di Terni, dopo l’intervento eseguito domenica da un’equipe multidisciplinare composta da cardiochirurgo, chirurgo toracico e addominale e da medici anestesisti e rianimatori. «La prognosi – fanno sapere dal Santa Maria – resta riservata ma le sue condizioni risultano stabili e i medici che lo stanno seguendo nel percorso terapeutico sono ottimisti».

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