Confindustria Umbria, Alunni vice presidente

Per il prossimo biennio affiancherà il confermato presidente Ernesto Cesaretti alla guida dell’associazione di categoria

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Sarà Antonio Alunni ad affiancare il già confermato presidente Ernesto Cesaretti, alla guida di Confindustria Umbria per il prossimo biennio. Lo ha deciso l’assemblea delle imprese associate, nell’assemblea di mercoledì al teatro Lyrick di Assisi.

LE FOTO DELL’ASSEMBLEA

I voti I risultati del voto sono stati annunciati in apertura della parte pubblica dell’assemblea, che è proseguita con la relazione del presidente e con la tavola rotonda ‘Le imprese per la ripresa’, alla quale hanno partecipato: Antonio Alunni, presidente di Umbria Aerospace Cluster e di Ficine Umbre;  Stefano Franchi, direttore generale di Federmeccanica; Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria; Luca Paolazzi, direttore del Centro Studi Confindustria e Luca Tacconi, imprenditore e presidente della Sezione di Perugia di Confindustria Umbria.

Antonio Alunni

Antonio Alunni

Alunni L’Umbria ‘aerospaziale’ è stata descritta dal neo eletto vice presidente di Confindustria Umbria, Antonio Alunni: «L’aerospazio in Umbria ha una lunga tradizione che comincia negli anni Trenta e una storia di successo che è proseguita nei decenni successivi. Oggi il cluster Umbria Aerospace conta 28 aziende con 1900 dipendenti diretti, 220 ingegneri, 34 brevetti, 184 persone dedicate alla innovazione e alla ricerca. Noi siamo cresciuti ogni anno nei fatturati, nei risultati, negli investimenti e nell’occupazione. Siamo cresciuti nonostante le avversità che ci circondano».

Marini Per la presidente Catiuscia Marini, «L’essere una regione di piccole dimensioni non ci preclude affatto di fare tutto e bene, ma rappresenta un elemento di fiducia, non di ottimismo velleitario, bensì di saggia concretezza. Abbiamo bisogno di continuare a svolgere politiche industriali capaci di rafforzare anche in Umbria la ripresa economica e soprattutto far sì che quel gruppo di imprese che in questi anni è stato capace di crescere si allarghi il più possibile e la crescita investa l’intero sistema produttivo e industriale regionale. Come regione ci sentiamo impegnati a mettere sempre di più a disposizione dell’impresa una adeguata strumentazione, anche finanziaria, puntando sulle risorse della programmazione comunitaria 2014-2020, e sulle risorse nazionali e quelle aggiuntive del bilancio regionale che devono poter accompagnare le imprese a investire prima di tutto in innovazione, ricerca e internazionalizzazione. Fattori questi che si sono rivelati vincenti per le imprese che hanno scelto questa strada. Penso inoltre che dovremmo poter effettuare il massimo degli investimenti nei primi anni della programmazione, in quanto essi sono più efficaci ed incisivi. Ed in questo senso i segnali sono positivi se si considera che in regione abbiamo già 400 progetti presentati sui vari assi della programmazione per oltre 140 milioni di investimenti».

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