Perugia e la sicurezza, Romizi: «I cittadini collaborino»

Il primo cittadino parla con umbriaOn dopo le proteste a Ponte D’Oddi e Montegrillo

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di Rosaria Parrilla

«È finito il tempo di delegare le responsabilità agli altri. I tempi sono cambiati, siamo in piena crisi economica e la piccola delinquenza aumenta, ma non è possibile mettere una caserma in ogni quartiere. Ognuno di noi deve rimboccarsi le maniche».

Il sindaco È la replica, secca, del sindaco di Perugia, Andrea Romizi, agli abitanti di Ponte D’Oddi e Montegrillo, che lamentano l’assenza delle istituzioni locali sul problema sicurezza. Associazioni, comitati e circoli sono ritornati ad alzare la voce sulla necessità di avere un presidio operativo giornaliero, in sostituzione alla caserma dei carabinieri Fortebraccio, trasferitasi dalla scorsa estate all’interno della sede del rettorato dell’ateneo perugino, ad Elce.

La gente ha paura Gli abitanti non si sentono tranquilli da quando la caserma è stata chiusa, visto che per molti anni, 17 per la precisione, ha rappresentato un punto di riferimento importante per i cittadini, facendo percepire un senso di tranquillità a chi abitava e lavorava in zona. E per molti il rischio è che si ritorni a quando la stazione dei militari non c’era e si aveva paura anche ad uscire di casa.

L’assemblea La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la rapina a mano armata avvenuta la scorsa settimana in un supermercato di Montegrillo. E proprio per evitare di ritornare indietro a quegli anni, la prossima settimana (come umbriaOn ha scritto mercoledì) il Comitato Ponte D’Oddi Montegrillo, costituitosi circa due anni fa, quando iniziarono a trapelare le prime voci sulla chiusura della Fortebraccio, terrà un’assemblea delle associazioni locali per fare il punto e decidere, se è necessario, di scendere in piazza. Il comitato, infine, ha ripubblicato in queste ore sul suo profilo di Facebook la petizione online sugli interventi da fare nei due quartieri.

«I cittadini vigilino» Il sindaco, all’inizio restio a parlare, decide poi di ‘mettere i puntino sulle i’: «Il problema sicurezza riguarda a 360 gradi tutta la città – sottolinea Andrea Romizi a umbriaOn – ma è anche vero che ci sono quartieri più a rischio rispetto ad altri. È necessario che a presidiare il territorio siano anche cittadini, comitati e associazioni. Se si fanno iniziative a Ponte D’Oddi o a Montegrillo il sindaco non si sottrae e sarà presente».

«Dati incoraggianti» Per il primo cittadino, in poche parole, tutti devono fare qualcosa, come organizzare eventi che facciano scendere, sì, in piazza la gente, ma per animare i quartieri e le frazioni. Romizi, inoltre, rimarca il ruolo delle forze dell’ordine «che stanno operando bene e sono presenti con pattuglie nel territorio» e citando i dati presentati dal sottosegretario agli interni, Gianpiero Bocci: «I reati sono diminuiti dell’11 per cento. Non lo dico io». Ricordando poi i continui sbarchi sulle coste italiane. Forse un chiaro riferimento ai rifugiati che ora vengono ospitati, grazie a cooperative locali con fondi europei, nello stabile dell’ex caserma Fortebraccio.

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