Perugia, scoppia il caso PalaEvangelisti

Approvato il nuovo regolamento per l’assegnazione degli impianti sportivi del Comune

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Il Consiglio comunale di Perugia ha approvato, con 18 voti di maggioranza a favore e 10 astenuti, le modifiche al Regolamento sulle modalità di affidamento degli impianti sportivi di proprietà del Comune di Perugia.

Voto scontato Votato già in commissione, doveva essere una formalità e così è stato, dato che si trattava di alcune modifiche per l’adeguamento al regolamento regionale. La partita però si giocava su un’altra questione: quello che succederà al PalaEvangelisti che si avvia verso la gara di assegnazione dopo la disastrosa situazione della vecchia gestione. In sostanza le modifche riguardano due cose principali: l’adeguamento del periodo di concessione che passa da 9 a 10 anni, non una cosa da poco visto che con un anno in più cambia il soggetto, a nove la questione era di competenza della giunta, ora a dieci resta del consiglio.

Adeguamento regionale Le altre modifiche sostanziali riguardano la questione dell’assegnazione, che per gli impianti si è resa necessaria al fine di consentire, per queli aventi rilevanza economica (tipo Evangelisti e Santa Giuliana), la partecipazione alla gara anche alle società di capitali. L’assessore Prisco in Commissione aveva chiarito che la pratica riveste una certa urgenza, perché, a causa del fallimento della cooperativa gestrice, il Comune si trova nella necessità assoluta di dover assegnare con apposita gara gli impianti, prima dell’inizio della stagione sportiva. È stato votato anche un emendamento di minoranza e proposto da Borghesi/Mirabassi che prevede che «i soggetti affidatari degli impianti a rilevanza economica ed a vocazione polivalente, devono garantire la polifunzionalità dell’utilizzo dell’impianto».

Contrasti Se da una parte la maggioranza, con il consigliere Camicia, voleva inserire un ordine del giorno riguardo alla situazione del Palaevangelisti, l’opposizione attraverso i consiglieri Arcudi e Borghesi si è detta contraria perché le due cose non hanno punti in comune. «L’approvazione – ha spiegato Arcudi – rischia di creare un pericoloso precedente: l’atto, infatti, avrebbe l’effetto di concentrare l’attenzione su una questione specifica, estrapolandola dal contesto generale».

Gestione Fallimentare
Il problema sul palazzetto di Pian di Massiano resta, e il consigliere Camicia ha presentato un apposito ordine del giorno urgente con cui ha chiesto di impegnare la giunta, «ad effettuare tutte le verifiche atte ad escludere, possibilmente, dalle gare di assegnazione del PalaEvangelisti il diritto di superficie del tetto sino a quanto la stessa Amministrazione non avrà fatto chiarezza sulla vicenda».

Fotovoltaico e sport Ecco, cosa hanno in comune sport e fotovoltaico? A vedere come è finita sembrerebbe proprio nulla, e il consigliere Camicia infatti, ad inizio seduta, ha chiesto al di procedere alla costituzione di una commissione speciale col compito di verificare l’intera vicenda legata alla società consortile Darvin ed alla Darvin Fotovoltaico Srl, con particolare riferimento alle responsabilità legate all’installazione e gestione dei pannelli fotovoltaici sul Palaevangelisti. Sostanzialmente le due società sono in bancarotta e il comune si ritrova con quasi 2,5 milioni di mutuo ancora da pagare per i pannelli.

Niente commissione All’ultima votazione è venuto a mancare il numero legale che di fatto annulla la proposta di Camicia. La questione resta aperta e presto sarà indetta una gara sul Palaevangelisti dove finalmente si capirà come e chi gestirà l’impianto sportivo e quello fotovoltaico. Una necessità in vista degli appuntamenti con le attività sportive ormai alle porte.

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