Due milioni e mezzo di euro per migliorare le criticità esistenti e termini da 30 a 60 giorni – visite specialistice nel primo caso, esami strumentali di primo accesso nel secondo – per le visite nel proprio distretto sanitario. Queste le misure principali per le liste d’attesa esposte martedì mattina dalla presidente della Regione Catiuscia e dall’assessore alla sanità, Antonio Bartolini: «I risultati incideranno ai fini della conferme degli incarici dei direttori generali».
A palazzo Donini presenti anche il direttore regionale per le politiche della salute Walter Orlandi e i direttori generali delle aziende sanitarie umbre. La Regione verificherà inoltre il corretto comportamento dei cittadini per la disdetta delle prenotazioni, riservandosi con un successivo atto di approvare la possibilità di far pagare il ticket della prestazione in caso di mancata presentazione dell’assistito e mancato annullamento della prenotazione.
Risoluzione criticità «Un ulteriore sforzo – le parole della Marini – per fare altri passi avanti nella risoluzione delle criticità che abbiamo rilevato ed anche per imporre in qualche modo una tabella di priorità che dovrà essere rispettata. Abbiamo stanziato risorse aggiuntive che dovranno essere usate dalle aziende sanitarie per rafforzare anche con nuovo personale l’erogazione di quelle prestazioni che ad oggi presentano maggiori problemi di liste di attesa».
Esigenze e risposte La Marini ha aggiunto che sarà l’occasione «per rafforzare l’esigenza di prescrizioni appropriate e veramente utili. Molto spesso il sistema si ingolfa a causa di richieste che non derivano da reali urgenze o necessità. Basta insomma con prescrizioni aldifuori degli screening o da rischi sanitari effettivi. Questo aggiornamento sulle liste d’attesa riporta anche al centro delle prestazioni i distretti sanitari che dovranno essere i luoghi privilegiati (ovviamente per le specialità disponibili) per fornire risposte ai cittadini. E questi nuovi criteri dovranno – ha concluso – camminare insieme all’ottimizzazione e razionalizzazione della rete ospedaliera regionale».
Innovazione e miglioramento L’assessore Bartolini ha invece sottolineato come la Regione «abbia iniziato a febbraio con la razionalizzazione della rete ospedaliera che. proprio in questi giorni. è in attesa del via libera definitivo da parte del Ministero della salute. A seguire abbiamo concordato con l’università i protocolli d’intesa per giungere all’azienda sanitaria regionale; subito dopo abbiamo effettuato un attento monitoraggio sulla spesa farmaceutica ed oggi arriva questo provvedimento sulle liste di attesa. Un grande lavoro di innovazione e di miglioramento del sistema sanitario che abbiamo potuto compiere grazie alla collaborazione, all’esperienza ed all’impegno dei direttori generali delle Aziende Sanitarie e dei direttori generali della Regione Emilio Duca e Walter Orlandi. Adesso – ha concluso Bartolini – dovremo completare il percorso che ci porterà ad un sistema sanitario interamente digitale».
Le situazioni critiche in tutte le aziende sanitarie e sul quale si concentreranno gli sforzi riguardano la Tac torace, addome, colonna, arti, bacino e capo (senza e con contrasto), la risonanza magnetica cranio encefalica, colonna, muscoloscheletrica (senza e con contrasto), l’ecocolordoppler cardiaco pediatrico, l’esame senologico clinico strumentale, l’ecografia capo e collo (tiroidea) e ostetrico-ginecologica, la colonscopia, la visita oculistica, endocrinologica, neurologica, urologica, ginelocogica e pneumologica. La Regione si farà carico di rivedere e aggiornare le griglie delle priorità cliniche attuali e di adottare nuove griglie in ambito pediatrico e per ulteriori prestazioni critiche concordate con i professionisti, in collaborazione con prescrittori e aziende sanitarie. Sarà anche ridefinita la classe di priorità ‘P’ prevedendone una graduale eliminazione dalle agende.
Estensione orario Nella delibera della giunta regionale è prevista l’estensione dell’orario di apertura degli ambulatori, con le aziende sanitarie che dovranno assicurare il massimo utilizzo dei macchinari di diagnostica considerando la possibilità di scambio di professionisti tra le aziende sanitarie: potranno essere stipulati nuovi contratti di assunzione per il personale coinvolto nel programma e valutare la possibilità di attribuire incentivi a tutte le figure coinvolte per il raggiungimento degli obiettivi del programma. Le aziende sanitarie dovranno sviluppare e consolidare i percorsi dedicati ai pazienti affetti da patologia cronica o disabilità complessa.
Il sistema Cup dovrà essere esteso ai medici prescrittori (medici, pediatri di famiglia, specialisti), danco così la possibilità di prenorare direttamente in fase di prescrizione. Sarà inoltre attivata una specifica ‘app’ di prenotazione e pagamento ticket. Le aziende sanitarie dovranno implementare le attività di back-office soprattutto per la gestione trasparente ed informatizzata delle prestazioni in lista di attesa; dovrà essere estesa la sperimentazione in corso presso alcuni medici di medicina generale, con l’attivazione di un numero telefonico unico per tutto il territorio regionale. Le aziende prevederanno ulteriori procedure che consentano la presa in carico della prenotazione in caso di superamento dei tempi di attesa previsti.
Saranno incentivate la prescrizione tramite ricetta elettronica dematerializzata, sia per i medici o pediatri di famiglia che per gli specialisti ambulatoriali, completando, per questi ultimi, la massiva distribuzione della cartella clinica prescrittiva. La regione garantirà l’utilizzo di sistemi innovativi per la gestione delle liste di attesa a livello regionale e aziendale e proseguirà con l’attività del servizio ‘Sm@rt CupRecall’ per la richiamata degli utenti con prestazioni prenotate che hanno più di 7 gg di attesa, escluso le prestazioni di laboratorio.
Le consultazioni I tempi d’attesa saranno sempre consultabili online grazie a un sistema che consentirà la visibilità quotidiana dei tempi di tutte le prestazioni: il sistema rileverà tutti gli appuntamenti forniti ai pazienti al momento della prenotazione, con il relativo tempo di attesa per le prime visite e gli esami strumentali. Le aziende sanitarie dovranno mettere a disposizione del cittadino tutte le informazioni corrette su procedure, modalità di accesso, modalità di prenotazione, dati di attività e tempi di attesa.
In tempi recenti (2014) tutte le aziende sanitarie della Regione hanno adottato piani attuativi aziendali per realizzare il programma straordinario migliorando significativamente i tempi di attesa, semplificando gli accessi e assicurando la presa in carico dei pazienti da parte del medico specialista e del servizio erogatore in caso di patologie croniche o in caso di necessità di approfondimenti diagnostici. Le aziende sanitarie hanno esteso gli orari di lavoro nei giorni feriali, aperto gli ambulatori il sabato e la domenica, in particolare per le prestazioni più critiche, hanno attivato percorsi di garanzia, hanno garantito una offerta aggiuntiva di prestazioni in caso di criticità, applicando in sintesi tutte le strategie enunciate dal piano straordinario 2014 sul fronte dell’offerta dei servizi, ed anche garantendo la verifica della appropriatezza della domanda.
I miglioramenti Con queste azioni le ricette correttamente compilate con la distinzione tra primi accessi e controlli sono passate dal 30% nel 2014 al 60% nel 2016; il rispetto dei tempi per le prime visite ed esami, relativamente alle prestazioni critiche soggette a controllo da parte del Ministero della salute (adempimenti Lea) è salito dal 60% del 2014 al 95% del 2016; per le prese in carico di pazienti cronici risultano attive le agende dedicate in tutte le aziende sanitarie; infine il numero unico regionale (unito al sistema di recalling) per la cancellazione della prenotazione on demand – 24 h – ha ridotto il fenomeno del drop-out, passato dal 10% del 2014 all’attuale 2%.