Scuola, ‘Montessori’: M5S contro l’assessore

Patrizia Braghiroli accusa Carla Riccardi: «Nessuna valutazione tecnica preventiva»

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«Un atto di indirizzo votato favorevolmente da una parte consistente della maggioranza nel consiglio comunale – dove viene proposta, dall’assessore Carla Riccardi, una sistemazione della nuova classe Montessori – in assenza di un parere tecnicamente motivato, non preceduto da sopralluoghi e computi metrici, ma supportato solamente da parole». Così Patrizia Braghiroli, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, commenta l’atto di indirizzo approvato, con cui si impegneranno dei fondi dell’amministrazione per adeguare l’aula verde al fine di sistemare la nuova sezione dell’infanzia del corso Montessori.

Il metodo «L’Aula Verde è stata ristrutturata solo lo scorso anno e attivata dal mese di settembre scorso per i bambini dell’infanzia, che da 8 anni erano sistemati in un locale in affitto nel palazzo di vetro, costato all’amministrazione una notevole somma di denaro pubblico». Sempre secondo il consigliere «Sono anni che al corso Montessori, anche per la particolarità del corso pedagogico che persegue, dovrebbe essere riconosciuta una propria autonomia e salvaguardata la peculiarità del metodo basata sulla verticalità del Montessori. Spezzare le classi è contrario al metodo stesso».

Il diritto all’istruzione L’amministrazione comunale «ha il dovere di garantire il diritto all’istruzione difendendo le autonomie scolastiche e quelli che sono i fiori all’occhiello della nostra scuola, cioè sia l’Aula Verde con i suoi laboratori, sia il corso Montessori. Ho richiesto i verbali tecnici dei sopralluoghi effettuati nelle scuole, ma l’assessore Riccardi mi ha presentato solo planimetrie non conformi allo stato attuale e lettere di un dirigente, spacciandole per verbali tecnici. Questo mi fa pensare che la scelta della nuova sistemazione sia avvenuta senza un percorso ed una valutazione tecnica preventiva».

Soldi pubblici «Con la speranza che vengano fatte tutte le valutazioni tecniche del caso – conclude Patrizia Braghiroli – e che entro il 30 aprile, data ultima per trovare una soluzione, venga finalmente assegnata una sede definitiva alla Montessori, senza dover necessariamente intervenire con altri soldi pubblici per un ulteriore adeguamento dell’Aula Verde».

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