Terni e il suo mercato, M5S: «Va rilanciato»

«Un percorso d’integrazione con la filiera produttiva e turistica del territorio»

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di Francesca Torricelli

Il ‘mercato comune’ di largo Manni a Terni «sta diventando una cattedrale nel deserto». Questo il grido d’allarme dei commercianti, sostenuti dai consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, che sabato mattina hanno indetto una conferenza stampa proprio negli spazi del mercato.

TROPPI BOX CHIUSI ALL’INTERNO DEL ‘MERCATO COMUNE’: LE FOTO

Valorizzazione dell’area «Il ‘mercato comune’ deve essere inserito nel tessuto produttivo del territorio ternano – esordisce Federico Pasculli – partendo, magari, dall’integrazione con il ‘Centro commerciale naturale’. Questa zona della città, negli ultimi anni, sta vivendo una forte condizione di degrado, tutto il contrario di quello che ci aspettavamo. Nella delibera iniziale, per il trasferimento del mercato, si parlava di valorizzazione dell’area, non solo dello spostamento fisico. Qui ci sono persone che cercano di fare impresa e lo fanno solo ed esclusivamente con le loro forze».

Valorizzazione e rilancio L’amministrazione comunale «va avanti alla rinfusa, senza avere nessuna visione lungimirante. Si deve assolutamente pensare al passaggio dalla Terni di ieri a quella di domani, senza perdere le radici», interviene Thomas De Luca. «Chiediamo alla Giunta e all’assessore Daniela Tedeschi di prendere in esame le nostre proposte presentate alcuni mesi fa, per le quali ancora non abbiamo ricevuto risposta, per la valorizzazione e il rilancio del ‘mercato comune’. Un percorso d’integrazione con la filiera produttiva e turistica del territorio che valorizzi, appunto, le nostre tradizioni e i nostri prodotti tipici».

GUARDA L’INTERVISTA A THOMAS DE LUCA: IL VIDEO

Le proposte Era più o meno settembre delle scorso anno, quando «abbiamo incontrato l’assessore Tedeschi», dice Valentina Pococacio. «Le abbiamo presentato tre proposte. La prima era in riferimento all’adozione del marchio De.Co – Denominazione comunale – per salvaguardare il nostro patrimonio culturale e dare ufficialità ai nostri prodotti tipici. Un vero e proprio strumento di marketing che contribuisce allo sviluppo del territorio ed alla crescita economica. La seconda era una proposta di delibera per la costituzione di un ‘mercato della terra e dei mestieri’ del fine settimana, che riesca a convogliare il flusso turistico, ad esempio quello della Cascata delle Marmore, all’interno di quest’area del centro città. La terza proposta riguardava il ‘banco della terra’, quindi l’adozione di una legge regionale che mette a disposizione i terreni demaniali del nostro comune per permettere ai giovani di lavorare e costruire delle aziende agricole che possano costituire quella che è la produzione agraria e la filiera produttiva che sta alla base della valorizzazione del nostro territorio».

I commercianti Intanto, circa 24 box presenti all’interno del ‘mercato comunale’, 10 sono chiusi. «Siamo abbandonati – dice un commerciante – e giorno dopo giorno vedo serrande scendere per non essere più riaperte. Proprio ieri ha chiuso anche il bar. È un segnale molto brutto. Abbiamo chiesto al Comune di portare qui il ‘mercatino del mercoledì’, per creare movimento, ma nessuno ci ha dato risposte. Abbiamo provato ad organizzar delle feste, nel fine settimana, sono venuti dei musicisti e degli artigiani, e siamo riusciti ad attirare molte persone, ma non possiamo fare tutto da soli per cercare di restare a galla. Questi mille e 500 metri quadrati vanno valorizzati prima che tutto questo diventi uno dei tanti discount già visti».

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