Terni, il boss «ospitato da imprenditori»

Parla l’avvocato di Pasquale Sibillo: «Si tratta di persone pienamente inserite nel tessuto cittadino e in un contesto di legalità»

Condividi questo articolo su

Venerdì mattina Pasquale Sibillo, il ‘baby boss’ della camorra di Forcella arrestato mercoledì a Terni (VIDEO), è stato sentito dal gip Natalia Giubilei – su rogatoria degli uffici giudiziari di Napoli – all’interno del carcere di Terni. Nell’interrogatorio di garanzia il 24enne, assistito dall’avvocato Riccardo Ferone, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

I ‘COVI’ DEL BOSS A TERNI

Fiancheggiatori? A parlare è l’avvocato Ferone che spiega: «Pasquale Sibillo era a Terni da pochissimi giorni. Chi lo ha ospitato? Si tratta di parenti prossimi, pienamente inseriti in città ed in un contesto del tutto lecito. Parliamo di persone, una zia e una cugina in particolare, che conducono un’attività imprenditoriale ma escludo che fossero a conoscenza dello status di ‘ricercato’ del mio assistito». Al momento il legale non ha ricevuto incarichi per difendere la persona – una donna che vive a Terni – denunciata all’autorità giudiziaria per favoreggiamento: «Posso dire comunque che, trattandosi di familiari, non credo possa configurarsi alcuna ipotesi accusatoria di questo tipo. Non mi risultano altri appartamenti dove Pasquale Sibillo ha trovato ospitalità, al di fuori di quello dove è stato visto uscire dagli inquirenti».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli