Terni, parco Rosselli: «Qualcuno spieghi»

Chiuso da tempo – ma non agli spacciatori – e nel pieno degrado: il M5S presenta un’interrogazione

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Spaccio – ma anche scorie industriali nel sottosuolo, ma questa è un’altra storia – sporcizia e un profondo senso di degrado. Valentina Pococacio e Thomas De Luca, consiglieri comunali del M5S, tornano a denunciare la situazione del parco Rosselli, interdetto da tempo ma non ai mercanti di droga.

Parco Rosselli, degrado siringhe droga - 21 giugno 2015 (1)

Cumuli di siringhe raccolte

 

Zona franca «Il parco dovrebbe essere chiuso – spiegano – ma reti divelte e cancelli aperti, rendono lo spazio accessibile a chiunque». Così l’area verde si è via via trasformata «in un vero e proprio centro commerciale naturale dello spaccio, segnalato costantemente alle pubbliche autorità competenti».

Scuole a rischio «Le reti divelte permettono l’accesso fra cumuli di bottiglie rotte e cataste di alberi abbattuti, rami e radici lasciati in abbandono. È inoltre inconcepibile che i bambini dell’asilo nido Peter Pan e della scuola dell’infanzia Nobili, adiacenti al parco, siano divisi da questo degrado solo da una sottile rete di recinzione».

Parco Rosselli, degrado siringhe droga - 21 giugno 2015

Rifiuti sotto gli alberi rimasti

 

La richiesta «Ci chiediamo se la chiusura del parco sia ancora legata all’ordinanza del sindaco del 5 marzo 2015, emanata a seguito dei temporali che hanno messo a rischio la stabilità degli alberi, o se siano state prese altre misure per interdire l’accesso. Le ordinanze hanno carattere temporaneo per legge, ma all’interno dell’atto non è presente alcun termine di scadenza. Alla luce di questo vogliamo sapere chi, ad oggi, è il responsabile di questa situazione». Una richiesta che verrà formalizzata nel consiglio comunale di lunedì 22 giugno, dove si chiederanno anche videocamere per ripristinare la sicurezza della zona.

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