Terremoto, gravi danni ai beni culturali

Numerose, anche in Umbria, le opere d’arte lesionate: il Mibact ha una prima lista che ne comprende 293 in tutta l’area colpita

Condividi questo articolo su

La posizione del ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini, è stata fin troppo chiara: «Di fronte alla tragedia del sisma ci sono delle priorità assolute: salvare le vite umane, soccorrere le popolazioni, offrirgli condizioni per avere un luogo dove dormire e proseguire la propria vita. In una gerarchia di problemi la tutela del patrimonio culturale non è la prima cosa, ma chi ha la competenza di questo tipo deve occuparsi di queste cose fin dai primi minuti, ed è quello che è avvenuto».

Il campanile di Castelluccio di Norcia

Il campanile di Castelluccio di Norcia

La mappatura E, racconta il National Geographic Italia, anche se «sul posto della tragedia, con le scosse che ancora si susseguono violente e i vigili del fuoco al lavoro per cercare sopravvissuti, i tecnici del ministero non possono ancora intervenire. Lo hanno fatto per loro i carabinieri dei Beni culturali, 50 uomini che da girano per i territori facendo la conta dei danni. E i primi report sono drammatici. Il ministero conta 293 beni culturali danneggiati. E viene subito chiarito che quei 293 sono “tutti i beni culturali esistenti nel raggio di 20 chilometri dall’epicentro”. In pratica almeno nel centro, le scosse non hanno risparmiato niente. Con 50 edifici, soprattutto chiese, che sono addirittura crollati o hanno avuto danni gravissimi».

Il Mibact Antonia Pasqua Recchia, segretario generale del ministero, che da subito coordina gli interventi dell’unità di crisi, ha spiegato al Ngi che «bisogna aspettare che la terra smetta di tremare così tanto, in questo momento è troppo pericoloso, non possiamo permettere a nessuna delle nostre squadre di entrare in azione. Troppo presto anche per parlare di bilanci definitivi, il primo obiettivo è di preservare dalle intemperie i siti e coprirli anche solo con dei teli e poi di mettere al sicuro i beni culturali mobili, cioè quelle opere all’interno di chiese e musei che potrebbero essere trafugate o ulteriormente danneggiate: si pensi che nelle sola Amatrice (una delle vittime, Floriana Svizzeretto, dirigeva il museo, ndr) ci sono 3.000 opere d’arte catalogate». Qui di seguito una prima lista riportata dal National Geographic Italia e stilata dai carabinieri dei Beni culturali

UMBRIA

NORCIA:
Monastero di San Benedetto: lesioni evidenti alla guglia di destra e lesioni di rilievo sul porticato lato destro del plesso
Mura perimetrali della Città vecchia: lesionate su tre punti con crolli parziali in prossimità di Porta Sabina, Porta Romana e Porta Orientale.
Frazione Castelluccio di Norcia: il campanile della Chiesa Centrale risulta gravemente lesionato e pericolante
Frazione San Pellegrino: lesionato il campanile della Chiesa di S. Pellegrino
Frazione Preci; chiesa di Santa Maria della Pietà e chiesa Sant’Eutizio: lesioni evidenti
Frazione Campi di Norcia: Chiesa San Salvatore, lesionata.
SELLANO (PG):
Chiesa Montesanto: caduta calcinacci e lievi crepe sulle mura
Borgo Storico di Sellano: arco medioevale e mura storiche di cinta transennate, pericolose per caduta calcinacci
Località Casale: Chiesa San Rocco, lesioni e caduta calcinacci
CERRETO DI SPOLETO:
Località Colle, Chiesa Madonna di Costantinopoli: lesioni infrastrutturali di notevole importanza
Località Borgo Cerreto, Chiesa Borgo San Lorenzo: lesioni infrastrutturali gravi sul rosone centrale e alle mura sottostanti
Frazione Ponte Cerreto, Chiesa Santa Maria Assunta: presenti evidenti crepe all’interno della sola sagrestia
Località Nortosce, Chiesa di San Pietro Greta: danni strutturali evidenti (non è possibile accedere al sito per l’alto rischio di crollo)
Eremo della Madonna della Stella: probabili danni strutturali.

LAZIO

AMATRICE:
Basilica di San Francesco: crollata
Basilica Sant’Agostino: crollata
Arco San Francesco: distrutto
Chiesa San Giovanni: crollata
Chiesa Sant’Agnese: crollata
Chiesa Santa Maria del Suffragio: crollata
Chiesa San Giuseppe: crollata
Chiesa Sant’Emidio: crollata
Museo Civico: crollato
Archivio Comunale: crollato
Biblioteca Comunale: crollata
Chiesa del Crocifisso: crollata
Porta Romana: danneggiata gravemente
Torre Civica: danneggiata gravemente
Porta Ascolana: danneggiata gravemente

MARCHE

ARQUATA DEL TRONTO:
Chiesa Santissima Annunziata: lesione importante del Campanile e dei muri (non raggiungibile)
Chiesa Santissimo Salvatore: lesione muri e tetto (non raggiungibile)
Chiesa Santa Croce: completamente distrutta
Torre Medioevale: lesioni e caduta della merlatura (non raggiungibile)
ASCOLI PICENO:
Museo Statale archeologico: chiuso per lesioni interne alla struttura
MONTEGALLO (AP):
Chiesa Santa Maria in Pantano: crollo parziale del campanile con caduta e rottura della campana cinquecentesca
MONTEMONACO (FM):
Chiesa San Benedetto: lesioni interne alla struttura
TOLENTINO (MC):
Chiesa Santissimo Crocifisso: crollo parte di una volta
URBINO:
Duomo: lievi lesioni alle mura
SAN GINESIO (MC):
Chiesa della Collegiata: crollo di parte del soffitto interno
Chiesa San Ginesio: lesioni interne importanti
Convento Benedettine: lesioni interne importanti alla Chiesa
GUALDO (MC):
Chiesa San Savino: lesioni interne importanti. Spostata e messa in sicurezza tela del Crivelli

ABRUZZO

CAMPLI (TE):
Chiesa Santa Maria Venales: chiesa già inagibile, caduta porzione copertura
VALLE CASTELLANA (TE):
Chiesa della Frazione Pietralta: lesione del campanile
Chiesa della Frazione Pascellata: lesioni mura interne
Chiesa della Frazione Ceraso: crollo parziale della chiesa e del campanile
Chiesa della Santissima Annunziata: lesioni interne importanti
ROCCA SANTA MARIA (TE):
Chiesa Santa Maria: Lesione campanile
TORANO NUOVO (TE):
Chiesa Madre: varie importanti lesioni interne
TERAMO:
Chiesa Santa Maria Delle Grazie: caduta calcinacci navata centrale con danneggiamento affreschi
ISOLA DEL GRAN SASSO (TE):
Chiesa San Michele: crollo del campanile della Chiesa, già inagibile

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli