Tk-Ast, rogo di Torino: a maggio il processo

Si dovrà celebrare di nuovo il processo di appello, come stabilito dalla Corte di cassazione

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Si terrà il 28 maggio il secondo processo d’appello in Corte d’assise a Torino contro l’ex amministratore delegato Harald Espenhahn e altri cinque dirigenti della ThyssenKrupp in Italia per il tragico rogo del 6 dicembre 2007 che causò la morte di sette operai.

La Cassazione A decidere che il processo si dovesse rifare era stata la Corte di cassazione che, nell’aprile scorso, pur confermando la colpevolezza degli imputati, accusati di omicidio colposo e altre omissioni sulla sicurezza, ha rimandato gli atti all’appello per la «rideterminazione delle pene».

Legittima suspicione La data, invece, è stata fissata dopo un’istanza di sospensione presentata al presidente della corte, Piera Caprioglio, dal Pg Vittorio Corsi, con la motivazione di poter dare tempo alla stessa Corte di cassazione di esprimersi sulla riciesta di trasferimento del processo in altra sede per ‘legittima suspicione’ presentata dalla difesa degli imputati.

Il clima Secondo i legali infatti a Torino si sono create «situazioni gravi che possono pregiudicare non tanto la libertà di giudizio del collegio quanto la libera determinazione delle persone che partecipano al processo».  Il procuratore generale torinese, Carlo Destro, ad aprile aveva chiesto la conferma delle condanne inflitte nel primo processo di appello,  che si era concluso il 28 febbraio del 2013: 10 anni a Herald Espenhahn, 9 a Daniele Moroni, 8 a Raffaele Salerno e Cosimo Cafueri, 7 a Gerald Priegnitz e Marco Pucci.

Il rogo Nella notte fra il 5 e il 6 dicembre del 2007, otto operai dello stabilimento della Tk-Ast di Torino – che poi venne chiuso – furono coinvolti in un incendio che aveva avuto origine da un getto di olio bollente. Sette di quegli uomini morirono nel giro di un mese.

 

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