Sulle tariffe di tasse e tributi a San Giustino scoppia la polemica politica. «Ho letto i comunicati stampa – dice Pierluigi Leonardi, capogruppo di ‘Cittadini per cambiare San Giustino’ – con cui l’assessore Selvaggi annuncia tra le altre notizie sul bilancio 2015 del Comune di San Giustino, la Riduzione della Tasi e dell’Imu. Di conseguenza mi pare giusto segnalare ed evidenziare che, contemporaneamente, è stato anche previsto l’aumento dell’addizionale Irpef comunale dallo 0,6% allo 0,8%, con un incremento, del 33% di tale tassa».
I dettagli Leonardi, poi passa a spiegare i dettagli: «L’assessore scrive “abbiamo alzato la soglia di esenzione da 11.500 a 12.500 euro e conseguentemente abbiamo portato l’aliquota ai parametri di riferimento medi nazionali”.
Così facendo in puro ‘politichese’ non chiarisce che aver “portato l’aliquota ai parametri diriferimento medi nazionali” significa, appunto, aumentare in modo consistente l’addizonale Irpef comunale. E questo è bene che i cittadini del Comune lo sappiano, indipendentemente dall’opinione che si tratti o non si tratti di una scelta giusta».
Manovra a ‘saldo zero‘ Perché, secondo il capogruppo di opposizione, «se da una parte è condivisibile lo sforzo (che avrebbe dovuto essere maggiore) di ridurre di un po’ Tasi (tassa iniqua) e Imu, anche per le attività produttive, è anche vero che questa riduzione, fatta in combinazione con l’aumento dell’addizionale Irpef comunale, non riduce di certo la pressione fiscale comunale complessiva. La manovra, infatti, è a saldo zero, in altre parole tanto tolgo di alcune tasse e tanto aumento di altre».
I conti Leonardi fa anche un esempio concreto: «Un pensionato che possiede una casa di proprietà dove abita e un reddito lordo di 12.501 euro annui, pagherà 30 euro in meno di Tasi, ma 25 euro in più di Irpef, con un ‘saldo’ a suo favore di soli 5 euro. Se il reddito lordo preso in considerazione aumenta di poco (per un netto ancora evidentemente molto basso), ad esempio 15 mila, il cittadino con la sola casa di proprietà dove abita avrà un saldo pari a zero. Ovviamente con un reddito superiore a 15 mila euro, lo stesso cittadino pagherà di addizionale Irpef più di quello che beneficerà di riduzione della Tasi. Non credo che vi sia bisogno di continuare per far comprendere a tutti la manovra che è stata fatta. Senza polemiche ma per chiarezza e trasparenza».