di Mariachiara Manopulo
La Commissione europea ha dato il via libera alla misura ‘Energy Release 2.0’, ideata dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per sostenere i grandi consumatori di energia elettrica. Con una lettera ufficiale, Bruxelles ha confermato la piena compatibilità del provvedimento con le regole del mercato interno e con la normativa europea in materia di aiuti di Stato.
«Abbiamo costruito un modello che tiene insieme competitività industriale, transizione ecologica e rigore europeo», ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin. «Il sostegno ai grandi consumatori elettrici – ha spiegato – non è un privilegio, ma uno strumento per difendere l’occupazione, rafforzare le filiere strategiche e attrarre investimenti. Con questo provvedimento diamo una risposta concreta e sostenibile all’esigenza di prezzi dell’energia più stabili, vincolando l’aiuto pubblico a un impegno industriale e ambientale chiaro: restituire quanto ricevuto con nuova energia pulita».

Soddisfazione è stata espressa anche da Raffaele Nevi, portavoce di Forza Italia e deputato umbro, che ha seguito con attenzione il dossier: «La conferma da parte della Commissione europea della piena compatibilità della misura ‘Energy Release 2.0’ con il quadro normativo europeo sugli aiuti di Stato e sul mercato interno, è un risultato importante che testimonia la qualità del lavoro svolto dal ministro Gilberto Pichetto. Il provvedimento offre una risposta credibile e strutturata al tema del caro energia, sostenendo i grandi consumatori elettrici senza ricorrere a misure assistenziali, ma incentivando comportamenti responsabili. Il meccanismo che prevede la restituzione del beneficio ottenuto attraverso investimenti in nuova capacità rinnovabile è la dimostrazione che è possibile costruire strumenti di intervento pubblico che abbiano come obiettivo la crescita, ma anche la transizione ecologica. Sono particolarmente felice – aggiunge Nevi – perché questa misura sarà utile per le acciaierie di Terni, un settore strategico per l’economia nazionale e il tessuto produttivo dell’Umbria. Su questo, anche il mio impegno va avanti da mesi, con determinazione e convinzione, consapevole dell’impatto concreto che potrà avere sul sistema industriale italiano».
Il provvedimento si articola in due fasi: una prima di fornitura di elettricità a prezzo calmierato (65 euro al MWh) e una seconda in cui i beneficiari dovranno restituire integralmente il vantaggio economico ricevuto, direttamente o tramite soggetti terzi, attraverso la costruzione o il finanziamento di nuova capacità da fonti rinnovabili. Proprio su questo punto, grazie al confronto con la Commissione europea, è stata introdotta una modifica significativa: l’impegno alla restituzione potrà essere affidato a soggetti terzi, individuati tramite asta dal Gse (Gestore dei servizi energetici).