Non solo abbandono di gatti e cani nel periodo estivo. Purtroppo c’è anche chi lo ha fatto con sette tartarughe d’acqua: a renderlo noto sono i carabinieri forestali. Sono state recuperate martedì mattina nella fontana pubblica di via Gabriotti ad Umbertide.
Sono tutte in buone condizioni e saranno affidate al centro ittiogenico della Regione a Sant’Arcangelo di Magione. «Si tratta, infatti, di esemplari di tartarughe palustri appartenenti a specie non autoctone che, importate da noi come animali da compagnia, ma diventate di difficile gestione in ambito domestico, sono stati erroneamente rilasciati in libertà. Questa specie di animale, se non adeguatamente custodita, in condizioni tali da impedirne la diffusione nei nostri ecosistemi e la riproduzione, rappresenta un problema per l’equilibrio degli ecosistemi naturali e la sopravvivenza dell’unica specie di tartaruga palustre autoctona la Emys orbicularis», ricordano i militari.
Infine i forestali ricordano «che l’abbandono di animali è innanzitutto un atto di crudeltà (devono fronteggiare carenze di cibo, ferite, malattie, predatori, competitori, pericoli) e un pericolo per la sopravvivenza di altre specie animali e per il mantenimento della stabilità ecosistemica; inoltre è un reato punito dalla legge».