di Fra.Tor.
«Un inno alla produttività e alla fatica, esprime il difficile lavoro della fonderia, dall’inizio alla fine del processo, esaltando le capacità degli uomini in essa impegnati. Al tempo stesso, può essere interpretato come un’esaltazione del processo di fusione che, a partire dalla scoria, riesce a fornire un materiale pregiato e di alto valore aggiunto». Con queste parole Arnaldo Pomodoro descrive la sua ‘lancia di luce’ – a tutti conosciuta come ‘obelisco’ – che a dicembre – l’inaugurazione ufficiale avvenne il 3 dicembre del 1995 -compie 20 anni.
L’obelisco rappresenta lo stretto legame tra le acciaierie e la città di Terni. Pomodoro, infatti, ha voluto unire in un simbolo l’idea dell’evoluzione tecnologica, l’importanza della storia e del percorso che le acciaierie hanno significato per la città e, inoltre, la realtà del duro lavoro. La lancia di luce è un gigante di 105 tonnellate di acciaio, divisa in quattro sezioni: la prima, la base, è in acciaio, cromo e rame ed è la più alta della quattro; la seconda, intermedia, è di acciaio inossidabile, l’acciaio speciale ternano; la terza sezione è dello stesso materiale ma più geometrica e affilata dell’altra; la quarta, infine, in ottone lucente, è appuntita e di notte si trasforma in un ago incandescente.
I festeggiamenti Federmanager Terni promuove, sabato 12 dicembre, una giornata dedicata interamente all’opera, alla sua storia e a quanti si impegnarono alla sua esecuzione. Al Caos, alle 10, avverrà la proiezione del filmato celebrativo dei 20 anni dell’obelisco, mentre alle 12.30 si svolgerà una visita guidata alla mostra fotografica e documentale ‘Dall’idea alla posa in opera dell’obelisco’. Nel pomeriggio, alle 18, avverrà l’accensione nuova illuminazione dell’obelisco e posa di una targa celebrativa, alla presenza dell’assessore Stefano Bucari e di Carlo Ottone, presidente di Asm. |
La ‘lancia di luce’ L’obelisco, alto 32 metri, si compone di 4 elementi, costituiti da 27 componenti fusi e altri 453 vari, del peso complessivo di quasi 90 mila chili. Per la sua realizzazione sono state necessarie 6.000 ore per la costruzione dei modelli, 4.000 per quella delle parti fuse – 105.000 chili di acciaio liquido per i pezzi fusi, con 21 colate al forno elettrico – 3.000 per l’assemblaggio. Dal 28 novembre 1995, al termine di dieci anni di lavoro, la ‘lancia di luce’ è diventato uno dei simboli della città