di L.P. e M.L.
Lo aveva annunciato e, puntualmente, è arrivato. Il consigliere dem Leonardo Miccioni ha infatti depositato giovedì mattina l’ordine del giorno sul tema, alquanto caldo, degli incarichi ai professionisti all’interno delle partecipate dal Comune di Perugia.
Calabrese-gate Nel documento, sparisce ogni riferimento all’assessore ai lavori pubblici Francesco Calabrese, di cui nei giorni scorsi Miccioni aveva denunciato un «evidente conflitto di interessi irrilevante sul piano giuridico ma molto pesante sul piano politico». In particolare Miccioni, sostenuto dal segretario Giacopetti, aveva svelato il ‘Calabrese-gate’, ovvero due consulenze affidate, secondo il consigliere Pd, al fratello dell’assessore, l’avvocato Filippo Calabrese, da Umbra Acque per un totale di quasi 30 mila euro. «Dimissioni subito – era stata la richiesta di Miccioni e Giacopetti – sia per l’assessore che per il presidente di Umbra Acque Carini».
La replica Tutto falso, aveva risposto il diretto interessato, parlando di «Imbarbarimento della lotta politica». False, secondo Filippo Calabrese, anche le cifre divulgate alla conferenza stampa dal Pd, perché «i compensi professionali richiesti per questi due incarichi, applicando il minimo tariffario, sono di circa 19 mila euro complessivi dei quali, allo stato, pagati circa 6 mila. Così come è falso definirmi ‘socio’ di mio fratello Francesco».
Il Pd Intanto dal Pd continua la battaglia per la trasparenza. Nonostante il giorno della conferenza fossero tutti all’oscuro dell’affair Calabrese, alla fine la proposta di Miccioni ha trovato più di un appoggio. «Colgo l’occasione per ringraziare i colleghi Sarah Bistocchi, Tommaso Bori, Diego Mencaroni ed Alessandra Vezzosi, per il sostegno dimostrato nel sottoscrivere insieme a me questo documento rivolto al Sindaco ed alla Giunta» ha detto oggi il consigliere Miccioni. Auspico, con questo ordine del giorno, che il Sindaco fornisca ufficialmente risposte chiare in merito alla correttezza ed alla trasparenza che obbliga l’amministrazione comunale al rispetto delle linee guida per i propri rappresentanti nelle società, enti e aziende partecipate, come deliberato all’unanimità dal consiglio comunale nel 2012, inclusi i voti anche di Consiglieri che attualmente siedono tra i banchi della maggioranza di Governo».
Trasparenza «La correttezza e la trasparenza di un Ente devono essere criteri da perseguire sempre, al di là del differente colore politico di coloro che ne stanno alla guida». E dal movimento 5 stelle, ancora, nessuna certezza. Il consigliere comunale Giaffreda afferma che quella della trasparenza è una questione di vitale importanza, ma prima di un appoggio ufficiale il movimento si deve consultare con la base.