del Coordinamento comunale di Forza Italia Terni
A pensare male si fa peccato ma quasi sempre si indovina, diceva Andreotti. E il Divo Giulio sapeva bene come tale approccio attecchisca facilmente soprattutto nel campo della politica. Anche in quella ternana, aggiungiamo noi.
Nei giorni precedenti è stato confezionato il nuovo comitato d’indirizzo della Fondazione Carit. Tra le varie personalità presenti nell’organo direttivo c’è anche l’avvocato Renzo Nicolini, uomo di fiducia del sindaco di Terni.
Grazie a quello che può esser definito come ‘un colpo di fortuna’ ci siamo imbattuti sul sito di Terni Reti, il cui amministratore è il dottor Montalbano Caracci che ci risulta molto vicino allo stesso Nicolini, tanto che ci dicono essere molto attivo anche dentro la fondazione.
Ebbene, ora capita che, spulciando tra le pagine del portale, vien fuori una notizia niente male: in pratica la partecipata comunale, per tutto il 2016, ha conferito un incarico di consulenza legale allo studio ‘Orrick, Herrington & Sutcliffe’ di cui l’avvocato Marco Nicolini – alias figlio del Renzo sopracitato – è un partner importante.
Compenso previsto? 39.000 euro lordi. E non finisce qui perché, continuando a spulciare i dati, si scopre come già nel 2015, e per soli 5 mesi, lo stesso studio ha elargito un’altra serie di consulenze per un valore di 30.000 euro (sempre lordi).
Purtroppo le tabelle presenti on-line non ci forniscono alcuna informazione aggiuntiva per eventuali consulenze avvenute prima del 2013.
Comunque la situazione appare chiara: negli ultimi anni il comune di Terni, mediante una società interamente pubblica, ha assegnato dei lavori di consulenza ad un ufficio legale tra i cui componenti figura il figlio di colui che Di Girolamo ha indicato alla direzione della Fondazione Carit.
Semplice coincidenza? A Terni non c’era nessuno in grado di svolgere la stessa funzione? Attendiamo chiarimenti.
