Il terremoto allarma la popolazione e convince tutti i candidati sindaci ad alzare la voce. Mercoledì si è tenuta a Castel Giorgio una riunione di tutti i candidati a sindaco – sia in quel Comune che in quello laziale di Acquapendente – ed hanno sottoscritto un impegno formale, importante, contro la realizzazione della centrale geotermica. Ecco il testo
di Andrea Corridore, Andrea Garbini, Rodolfo Proietti, Claudio Tarmati
Candidati a sindaco di Castel Giorgio
Come candidato Sindaco alle elezioni comunali di Castel Giorgio del 5 giugno 2016 esprimo la mia ferma contrarietà al progetto di impianto geotermico presentato a Castel Giorgio e a Torre Alfina dalla società ITW LKW Geotermia SPA.
In quanto il progetto – dopo attenta valutazione – presenta seri rischi sismici, per le risorse acquifere e per l’ambiente in genere, che vengono considerati eccessivi e potenzialmente dannosi per la salute ed i beni della popolazione, e per le attività economiche attualmente presenti sul territorio del comune.
I forti rischi di terremoto sono confermati dal pesante sciame sismico nella zona, nei giorni 30 e 31 maggio 2016. Mi impegno pertanto, qualora eletto sindaco, o anche nella eventuale funzione di opposizione, ad adoperarmi per la cancellazione del progetto.
E mi impegno altresì in positivo per l’avvio di una iniziativa di seria pianificazione territoriale che delinei in modo concreto le linee di sviluppo economico, sociale e culturale del comune di Castel Giorgio e nel più vasto ambito dell’Altopiano dell’Alfina.
Per arrivare ad una programmazione vincolante che favorisca lo sviluppo di attività coerenti con la vocazione agricola, turistica ed artigianale del Comune, e che queste stesse protegga insieme al territorio e al panorama, impedendo il sorgere di iniziative in contrasto con tali attività e con la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini.
Mi impegno – in caso di nomina a Sindaco – a procedere come primo atto alla convocazione del Consiglio Comunale per riconfermare con Deliberazione del Consiglio l’atteggiamento ufficialmente assunto dalla precedente amministrazione, di concerto con altre 24 amministrazioni del territorio, di contrarietà chiara e ferma al progetto geotermico.