Quando, nel pomeriggio di San Silvestro, è giunto al pronto soccorso del Santa Maria di Terni per una ‘presunta meningite’, i protocolli sanitari previsti in questi casi per ridurre al minimo qualsiasi rischio – in attesa di avere conferme sulla natura e la tipologia della patologia – sono scattati immediatamente e non potevano passare inosservati.
Meningite Gli accertamenti eseguiti dai sanitari sul paziente, un uomo in età avanzata, avrebbero confermato l’ipotesi-meningite da pneumococco, decisamente sporadica rispetto alla forma menigococcica e che, a differenza di quest’ultima, non comporta profilassi antibiotiche nelle persone venute a contatto con il paziente. Nessun allarme-focolaio, quindi.
L’ospedale La nota ufficiale dell’Azienda ospedaliera recita così: «Un uomo sopra i 70 anni nel pomeriggio del 31 dicembre è giunto al pronto soccorso dell’ospedale di Terni con una sospetta meningite ed è stato ricoverato nel reparto di malattie infettive. I sanitari rassicurano che si tratta in realtà di una irritazione meningea, dovuta probabilmente ad una forte forma di sinusite, senza alcun rischio di contagio diretto da persona a persona, cioè non richiede profilassi sui contatti e non è in grado di generare episodi epidemici. È in fase di completamento l’iter diagnostico, ma il paziente è vigile e collabora, ha iniziato la terapia antibiotica e le sue condizioni sono già migliorate».