Nel calcio la testa è tutto. Se il Perugia (a 44 punti) viaggia con discreta tranquillità verso i play-off, a Benevento (dove i punti sono 48, 4 in più) c’è tensione e nervosismo, per il risultati che non arrivano, dopo l’avvio spumeggiante.

Scontro diretto, ma senza ansia «Siamo concorrenti dirette per i play off, ma dobbiamo stare sereni – dice Marco Baroni, allenatore del Benevento – ho detto ai ragazzi di non guardare la classifica né di leggere i titoloni nel bene o nel male. Ci sono periodi in cui le ali ai piedi ti fanno sentire leggero, altri in cui queste ali sono appesantite. Non da macigni ma da sassolini. Dobbiamo scrollare questi sassolini e riprendere a essere legger. Significa che dobbiamo scollarci di dosso ogni paura, non dobbiamo aspettare il risultato ma andare a prendercelo senza ansia e paura di non farcela perché queste due componenti imprigionano».
Il Perugia gioca «Troveremo un avversario che gioca, il Perugia ha una sua filosofia. Sarà una gara aperta nel risultato, combattuta, siamo pronti. Sarà un bel test per noi su un campo grande e bello e con tanto pubblico a guardarci. Insomma ci sono tutti i presupposti per fare bene. Bucchi è un bravo allenatore. Ad Avellino ha trovato la soluzione giusta all’emergenza presentandosi con un 3-5-2 e alla fine ha funzionato. È un tecnico che riesce a mettere i proprio giocatori nelle migliori condizioni possibili, un po’ come piace fare a me anche se non è sempre possibile farlo per tutti».
Mancano solo i punti «Per il Benevento – dice il tecnico – non esiste un problema di gioco, solo un problema di serenità e determinazione. Abbiamo dati di livello in tutte le voci chiave delle fasi di gioco, se non otteniamo risultati è segno che dobbiamo dare qualcosina in più in certe situazioni e soprattutto dobbiamo credere in quello che facciamo. Abbiamo tutto per tornare a fare punti importanti: alla fine è questa l’unica cosa che ci manca.
La forma fisica c’è «Veniamo da risultati negativi: della sconfitta col Bari ancora non mi capacito, mentre i pareggi con Salernitana e Pro Vercelli sono diversi fra loro. In ogni caso, non è vero che non siamo in forma. Altrimenti non avremmo segnato tanti gol negli ultimi minuti di gara. La birra c’è. Poi ogni gara si può vincere o perdere, quello che mi tengo io sono i contenuti tecnici che esprimiamo».
Ritorno all’antico «Per ritrovare equilibrio, è possibile tornare al modulo che ci ha permesso di fare molto bene (il 4-2-3-1). Ci siamo trovati a mettere il centrocampo a tre in una situazione di emergenza offensiva, è stato quasi obbligatorio. Sarei stato un pazzo a cambiare per mia volontà qualcosa che funzionava. In ogni caso, il 4-3-3 deve rappresentare un’opportunità in più».

Pezzi si candida Il pestone subito da Lopez riapre le porte dei titolari per Enrico Pezzi: «Quando una squadra gira bene è normale che ci sia continuità per chi è stato impiegato. Solitamente se non ci sono errori gravissimi o infortuni, la formazione è difficile che possa cambiare. Ora si sta verificando un po’ di alternanza e stavolta potrebbe essere il mio turno. Se così fosse, sono pronto a dare tutto come ho sempre fatto tutto le volte che sono stato chiamato in causa».
Sui moduli «Non abbiamo avuto modo di provare molto il 4-3-3 ma abbiamo cercato di applicare a questo modulo i movimenti del precedente per cercare di conservare il gioco corale e la creazione delle occasioni. Lo abbiamo interpretato come se ci fosse due in mezzo senza fare i movimenti dettati dal centrocampo a tre. Senza avere avuto molto tempo per provarlo, era forse la soluzione più facile piuttosto lanciarci sulla nuova disposizione col rischio di perdere il gioco che ci contraddistingue. E’ una varietà e comunque rappresenta sempre una risorsa in più perché ci regala maggiori opportunità».
Uniti dallo sponsor Perugia-Benevento può essere considerato ‘il derby delle maglie’. Dalla stagione 2014-2015, infatti, i completi del Benevento sono stati realizzati dal presidente del Perugia Massimiliano Santopadre o, meglio, dalla sua società, che è anche sponsor tecnico del Grifo.