
Un triste risveglio, venerdรฌ mattina, per i dipendenti del museo della pesca di San Feliciano. Durante la notte,infatti, รจ stato dato alle fiamme uno dei simboli della vita e dell’economia del lago.

Barchetto A terra restano solo dei pezzi di legno di quello che era l’ultimo esemplare di barchetto del Trasimeno che sostava, in bella vista, nel cortile del museo. Forse un atto vandalico, qualche giovane che si รจ voluto divertire nella notte. ยซUn atto di vandalismo tra i piรน stupidi che si possano immaginareยป รจ il commento del sindaco di Magione Giacomo Chiodini.
L’imbarcazione Risalente ai primi decenni del Novecento, l’esemplare di imbarcazione veniva utilizzata per un tipo di pesca a strascico detta ‘Gorro’. Alla barca nel tempo era stata aggiunta una cabina per il trasporto delle persone verso l’isola Polvese. Era stato restaurato qualche anno fa da Jean Pierre Capolsini ed oggetto di studio da parte dell’associazione di recupero delle barche interne tradizionali, l’Arbit. ยซE’ un fatto che non va declassato a semplice ragazzata, รจ molto piรน grave. Proprio per questo si spera che verranno individuati i colpevoliยป spiega ancora il sindaco.
Baby gang Ad accorgersi dellโaccaduto sono stati gli operai del Comune questa mattina, ma il fatto si sarebbe verificato intorno a mezzanotte, secondo alcune testimonianze. I sospetti della gente del posto, come ha spiegato il sindaco, sono ricaduti su una โbaby gangโ di giovanissimi che sarebbe solita ad atti vandalici come scritte, vetri rotti e qualche piccolo incendio, ma che mai era arrivata a danneggiare un simbolo importante del luogo come questo. ยซUn fatto molto grave โ ha spiegato il sindaco Chiodini โ che avviene proprio nel giorno in cui a San Feliciano sono in corso le registrazioni di Linea Blu (il programma di Rai Uno, ndr). Questo fa pensare a una volontร precisa, anche perchรฉ sempre a San Feliciano sabato si terrร unโiniziativa della Lega navale sulla sicurezza, alla presenza del prefettoยป. Insomma, la concomitanza degli eventi fa pensare a una premeditazione. ยซEra in corso tra lโaltro una raccolta fondi per restaurare il โBarchettoโ di nuovo โ ha continuato Chiodini โ perchรฉ aveva bisogno di nuovi interventi dopo quelli fatti nei primi anni Duemila. Era una barca simbolo della pesca sul lago Trasimeno, era lโultimo esemplare nel suo genere, per questo lโatto vandalico รจ ancora piรน graveยป.
L’Universitร Sulla vicenda interviene anche Ermanno Gambini, Universitร degli Studi di Perugia โ progetto Atlante linguistico dei laghi italiani (Alli), a cui รจ affidata la consulenza scientifica del Museo della Pesca. ยซ La perdita di questa ultima imbarcazione tradizionale dei pescatori del Trasimeno โ fa sapere Gambini ripercorrendone la storia – legata alla pesca con la rete a strascico, detta gorro, priva il Museo della pesca e del Lago Trasimeno di San Feliciano di un reperto di grande importanza. Il barchetto nel Medioevo fu utilizzato anche come barca di appoggio nella pesca dei tori. Il suo nome era navigiolo. La fine di questa grande pesca del lago, avvenuta in corrispondenza con l’enorme piena del lago di fine Cinquecento, che culminรฒ nell’anno 1602, segna la fine di un’epoca, ma non di questa barca di stazza intermedia, molto sicura e manovrabile, che era utilizzata anche dalle guardie del lago perchรฉ con essa si poteva attraversare il lago in ogni stagione. La pesca del gorro fu abbandonata intorno alla metร degli anni Trenta del secolo scorso. L’uso successivo di questo barchetto รจ legato al trasporto di persone da e per Isola Polvese con l’inserimento di una cabina per proteggere i viaggiatoriยป.
ยซOggi San Feliciano – conclude – perde non una vecchia imbarcazione da museo, ma l’ultimo testimone di una storia lunghissima che รจ legata ai suoi pescatori e alla grande tradizione peschereccia del Trasimenoยป.