I fatti risalgono ai primi di marzo scorso, durante un incontro di calcio disputato a Gubbio tra due squadre giovanili. La partita si era svolta serenamente fino a quando, allo scoccare del 37° minuto del secondo tempo, era scoppiata una lite tra i dirigenti delle due squadre. Alla base del diverbio ci sarebbe stata una questione di manutenzione del campo di gioco.
La testata Nel volgere di pochi istanti i due dirigenti delle opposte fazioni si erano avvicinati discutendo, fino a venire alle mani e uno dei due, accompagnatore ufficiale della propria squadra, aveva colpito l’altro con una testata provocandogli la frattura del setto nasale con 20 giorni di prognosi.
Il precedente A nulla era valso l’immediato intervento dell’arbitro che, vedendo i toni accendersi, si era avvicinato cercando di non fare entrare in contatto i due. All’arrivo dei carabinieri, contattati dai presenti, l’aggressore è stato identificato per un 29enne non nuovo a simili episodi di violenza. Gli accertamenti effettuati a suo carico hanno fatto emergere che nel 2014, sempre nello stesso campionato giovanile, aveva aggredito con un calcio ad una gamba un tesserato di una squadra avversaria.
Il Daspo «Il gesto – spiegano dalla questura di Perugia – è stato considerato foriero di un grave disvalore in ragione del ruolo che rivestiva l’autore il quale, in qualità di accompagnatore di una squadra juniores, ha un’indubbia funzione educativa, prima ancora che sportiva. La condotta dell’uomo si è posta in netto contrasto con i principi di lealtà sportiva e di correttezza nel comportamento con l’avversario che, alla base di tutte le competizioni, sono imprescindibili nell’ambito della formazione dei giovanissimi. Pertanto, visto anche il precedente, accanto al procedimento penale nei confronti del 29enne si è attivato quello amministrativo che ha portato all’emissione a suo carico del provvedimento di divieto di avvicinamento ai luoghi ove si tengono manifestazioni sportive (Daspo)». In pratica non potrà più accompagnare la squadra per un anno.