«Temevamo che il sovrapporsi di numerose iniziative a Orvieto, nel weekend del 3 e 4 giugno, potesse alla fine penalizzare le singole manifestazioni. Tuttavia lo spirito con cui abbiamo impostato la comunicazione dell’evento era quello di promuovere non solo noi stessi ma la città nel suo insieme evitando di andare dietro alle inutili e infantili polemiche della vigilia».

La polemica A parlare è Alberto Crispo, organizzatore del Wine Show andato in scena ad Orvieto nel weekend del 3 e 4 giugno: «Programmando con largo anticipo la manifestazione sin dallo scorso anno – spiega – eravamo stati indotti a cambiare date proprio per non sovrapporci con altre iniziative tradizionalmente inserite nel calendario di aprile-maggio. Anche per questo era nata la proficua e stimolante collaborazione con ‘Orvieto in fiore’. Invece a poche settimane dall’evento, altre iniziative sono state spostate finendo per sovrapporsi alla nostra».
«Possiamo andare avanti da soli» Il bilancio dell’evento è comunque positivo: «Una bella esperienza che potrà sicuramente essere riproposta anche se sarà necessaria una riflessione sulla concomitanza tra le due manifestazioni. Andrà trovata una modalità che consenta ai due eventi di rimanere legati ma in tempi diversi con l’obiettivo così di allungare la ‘vita’ e la promozione di entrambe le iniziative. Riteniamo fondamentali le sinergie, che vogliamo confermare, ma Wine Show ha le gambe per potersi reggere da solo e ora necessita di un palcoscenico dedicato per fare il definitivo salto di qualità».

Numeri Wine Show ha messo in vetrina 100 espositori provenienti da tutta Italia con 700 etichette in degustazione. Sono state circa 2 mila le presenze nei due giorni dell’evento, un dato che ha sostanzialmente confermato il risultato dello scorso anno «anche se – spiegano gli organizzatori – non è possibile fare un confronto diretto con la precedente edizione, sia per la concomitanza con altri eventi in città che per la formula diversa adottata in passato». Alta l’adesione di appassionati di vino ed enoturisti provenienti da fuori regione e dall’estero: Usa, Canada, Cina e Nuova Zelanda in particolare.
Il ‘Palazzo’ senza convenzione Apprezzamento anche per la location del ‘Palazzo del Gusto’ e in particolare l’enoteca regionale che, dopo essere rimasta chiusa e abbandonata per oltre un anno, è stata riaperta in occasione di Wine Show. «Tutti coloro che hanno avuto modo di visitare l’enoteca nei due giorni dell’evento – afferma Crispo – sono rimasti stupiti dalla bellezza dei luoghi ma anche dal fatto che non sia utilizzata. Abbiamo voluto fortemente riaprirle e utilizzarla, seppur per soli due giorni, per dimostrare le potenzialità di un tesoro della città che non può più rimanere nascosto. Auspichiamo che nel più breve tempo possibile la Provincia di Terni e il Comune di Orvieto risolvano le problematiche burocratiche che frenano la firma della convenzione per la gestione e la valorizzazione di Palazzo del Gusto».