di S.F.

«Con Stefano Bandecchi non ho potuto parlare di calcio perché ho perso, queste sono le regole. E a Bari andiamo per vincere, non siamo grandi ma bisogna iniziare a pensare di esserlo». Cominciata l’avventura pugliese della Ternana che, via treno, nel pomeriggio raggiungerà il ritiro pre-partita in vista del confronto con i ‘Galletti’’: Sandro Pochesci è carico dopo l’impossibilità di rifarsi martedì sera e mette nel mirino il risultato positivo al ‘San Nicola’. Durante la rifinitura mattutina test finali con il 3-3-3-1, con il 4-3-1-2 alternativa ‘calda’ pronta per l’utilizzo.
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Rispunta Signorini L’ex Cittadella è stato testato accanto a Valjent e Gasparetto – la difesa ‘tipo’ di Pochesci con retroguardia a tre – venerdì mattina, con Paolucci playmaker in mediana e il duo Defendi-Angiulli ai lati; davanti Finotto (fasciatura alla gamba destra per Tiscione, comunque coinvolto e senza apparenti problemi), Tremolada e Carretta alle spalle di Albadoro. «Montalto e Angiulli – ha spiegato il tecnico – hanno avuto problemi alle articolazioni e ho deciso di farli fermare visto il terreno duro del sintetico, ma sono a disposizione. Per quel che riguarda Bombagi, lo considererò un giocatore effettivo da metà ottobre: tatticamente e tecnicamente è molto dotato. Paolucci era più un problema psicologico, deve convincersi che non ha nulla: la società ha comunque scelto di fermarlo per vedere bene la situazione. Signorini è pronto».

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Ancora capoccioni Giovedì Pochesci ha parlato a lungo con il trequartista milanese. Evidente che la tipologia di scelte dell’ex Virtus Entella ancora non soddisfi l’allenatore: «Tremolada – il passaggio sul giocatore – è un ragazzo intelligente, ma gioca in un modo diverso da ciò che voglio. Deve lanciare, giocare faccia alla porta e calciare, altrimenti avrei chiesto un centrocampista e non un trequartista: lui deve fare i movimenti giusti, anche se mi ha detto che non era abituato. Diciamo che ci dobbiamo conoscere: lui, Ferretti e Montalto sono tre capoccioni». Accenno sulla situazione di Nicolò Canalicchio, ancora inseguito dal Milan: «Ha tanta personalità, in tal senso di 2001 così in Italia non ce ne sono. Si allena con noi, poi non fa parte del gruppo perché siamo in 30 e l’inserimento di un giovanissimo in una formazione di B non è semplice». I convocati sono 24, restano a casa gli indisponibili Gigli, Bombagi, Zanon e Battistoni.

CON IL BRESCIA SI PROSEGUE IL 3 OTTOBRE
Il preambolo omaggio ai magazzinieri Breve passo indietro. Perché Pochesci ha chiamato accanto a sé Alberto Pesca per una sorta di omaggio prima di parlare della trasferta pugliese: «Paolo (Farroni, ndr) e Alberto sono i nostri magazzinieri e gli faccio un plauso. Sono grandissimi tifosi e non ci fanno mancare niente, qualche vittoria è anche per merito loro: dopo l’acquazzone di martedì sera avevamo già tutto il materiale pulito e asciutto appena siamo rientrati. Sono ai margini, ma ricoprono una rilevanza fondamentale, al campo è sempre tutto perfetto e nei dilettanti non avvertivo questa cosa. Gli vogliamo bene, tuttavia qualche volta i giocatori se ne approfittano (l’arroganza non piace, ndr) e gli ho detto ‘basta che mi chiamate, ho una mazza da baseball – chiude scherzando – e sanno dove gliela do’».
SANDRO POCHESCI: «SI VA A BARI PER VINCERE». L’OMAGGIO’ AI MAGAZZINIERI, VIDEO

Incoscienza e grandezza Ecco quindi un flashback sulla sfida con il Brescia: «Molto bene in quei venti minuti, avevamo di fronte una squadra con presidente ambizioso e allenatore esperto. I miei ragazzi, con un atteggiamento più prudente e attento, non hanno sbagliato l’approccio pur concedendo la palla-gol a Bisoli: ho visto però una Ternana più ragionevole, in casa voglio delle belve e quindi più incoscienza». Ventiquattro ore e ci sono i biancorossi: «La Ternana va a Bari per vincere e dunque, di solito, le squadre che vogliono farlo hanno un atteggiamento propositivo all’inizio. Poi bisogna vedere se riusciamo ad ottenerlo: giocare di fronte a un pubblico importante e a un team blasonato necessita una formazione con lo spirito giusto. Non possiamo sbagliare l’approccio. Dobbiamo cominciare a pensare in grande, anche se non lo siamo. Grosso? Per lui Bari è una partenza, per me possiamo dire che quest’anno può essere un punto d’arrivo. Poi è il campo che decide». Spazio anche ai raccomandati e agli amici dei potenti: «Loro possono giocare fino a determinate categorie, allievi o giovanissimi. Poi subentra una cosa bellissima, si chiama meritocrazia».
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Il rapporto con Bandecchi e la psicologia Pochesci tira in ballo il 56enne livornese quando si parla di mental-coach e psicologia: «Il mio è il ‘patron’. Una persona – che ti sfianca, un vincente e un determinato, con lui non esiste il ma: posso sempre parlare di calcio con lui, tranne quando perdo. Sono le sue regole e in questa settimana ho ascoltato molto di più perché non ho avuto la possibilità di vincere». Riferimento al rinvio di Ternana-Brescia. Per i rossoverdi a firma Unicusano ben quattro partite casalingue su cinque dopo Bari.

Grandi firme Bari Marrone, Gyömbér, Sabelli, Improta, Nenê, Floro Flores, Cassani, Galano, Brienza, Kozák. I nomi più noti – nel gruppo anche gli ex Jacopo Petriccione e Massimiliano Busellato – di una squadra che, per l’ennesimo anno, proverà ad approdare nella massima serie. In panchina c’è Fabio Grosso, all’esperienza numero da tecnico di una squadra professionistica dopo la ‘scuola’ nelle giovanili della Juventus: avvio di stagione con un 4-3-3 tutto attacco, quindi sconfitte in fila e passaggio a un 3-5-2 (3-4-3 in transizione) nei match Frosinone e Cremonese. In quest’ultimo caso c’è stato il ritorno alla vittoria grazie ad Improta, coinvolto finora – 4 reti e 1 assist su 8 complessive – nel 62% delle marcature pugliesi. In settimana problemi per Sabelli, Berardi, De Lucia e Brienza (l’ex Palermo dovrebbe comunque esserci), out D’Elia (distorsione caviglia); pronto a tornare in campo Galano, assente dal 28 agosto per infortunio. Ad arbitrare la contesa sarà Davide Ghersini della sezione di Genova.
Mazzarani in Giappone Buona notizia per le giovanili di via Aleardi. Il classe ’00 Federico Mazzarani è stato convocato dalla B Italia – commissario tecnico Massimo Piscedda – per due amichevoli da disputare a Sendai, in Giappone, contro il Sendai Ikuei e il Vegalta Sendai.