Terni, ambientalisti attaccano il Comune

Nel mirino l’assessore Stefano Bucari per l’abbattimento degli alberi

Condividi questo articolo su

Un attacco frontale. Duro e con tanto di minaccia finale. Sei associazioni ambientaliste ternane hanno scelto la strada della ‘lettera aperta’, inviata all’assessore Stefano Bucari, per reiterare le loro proteste e mandare a dire, senza mezzi termini, che sono pronte ad «agire in ogni sede competente» per ottenere ragione.

La ‘lettera aperta’ «Nell’incontro che abbiamo avuto in data 5 marzo – scrivono gli ambientalisti a Stefano Bucari – lei ha assunto limpegno di sottoscrivere con le associazioni Wwf, Vas, Italia Nostra, Garden club, Federazione provinciale dei Verdi, Pro Natura, un protocollo d’intesa per la salvaguardia, la cura e l’incremento del patrimonio arboreo di Terni, senza alcuna spesa a carico del Comune, potendo eventualmente usufruire degli esperti agronomi delle associazioni stesse, poiché il Comune ne è privo».

GLI ALBERI ABBATTUTI – LE FOTO

«Nessuna risposta» A distanza di circa tre mesi, dicono, «non abbiamo avuto nessuna risposta al testo che le abbiamo inviato e, al contrario di quanto concordato, l’amministrazione continua nella sistematica distruzione degli alberi di Terni. Non si può definire altrimenti l’abbattimento di circa 386 alberi nell’anno 2013, di circa 311 alberi nell’anno 2014 e di parte dei circa 350 alberi che codesta amministrazione ha deciso di abbattere, nonché di quasi tutti gli alberi esistenti nelle scuole, dando così un pessimo esempio ai giovani che le frequentano; inoltre le motivazioni addotte sono assolutamente non credibili o condivisibili».

L’affondo Nella ‘lettera aperta’ inviata all’assessore, poi, gli ambientalisti dicono che «chiunque comprende quanto non possa essere plausibile che un tale numero di alberi, circa 1000, siano improvvisamente divenuti pericolosi o malati. È evidente che, nella pessima situazione ambientale della città di Terni, afflitta da un elevatissimo inquinamento atmosferico e alimentare, ogni albero abbattuto aumenta l’inquinamento stesso. La protezione e l’incremento del patrimonio arboreo, la scelta di essenze più filtranti l’aria dovrebbe essere una delle prime preoccupazioni di una buona e corretta amministrazione che per legge deve tutelare la salute della collettività e ne è responsabile. Tale è l’interesse pubblico che la sua amministrazione mostra di non perseguire».

Le domande Non comprendiamo, ancora, chi ci guadagna da una tale attività, sappiamo però per certo chi perde ed è danneggiato: la salute ed il patrimonio dei cittadini, dato anche il valore patrimoniale di ogni albero. La salute pubblica e la cura dell’ambiente deve essere un obiettivo comune alla amministrazione ed ai cittadini senza distinzione; in ciò consiste la sua ragione di essere assessore alla gestione del verde pubblico, non alla sua distruzione».

La minaccia Alla fine arriva, pure, la minaccia: «Siamo, quindi, costretti a ricordarle che, nella democrazia rappresentativa in cui viviamo, lei deve rispondere del suo operato a tutti i cittadini, e non sono i cittadini che debbono attendere, in tempi biblici, una sua risposta o essere costretti ad intervenire per impedire una attività distruttiva di un pubblico bene. La invitiamo, pertanto, a bloccare l’abbattimento di ulteriori alberi, a firmare il protocollo e ad adempiere a quanto ivi riportato. Ci riserviamo di agire in ogni sede competente per la tutela del verde pubblico al fine di migliorare l’ambiente cittadino e di rendere più trasparente l’attività della cura del verde».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli