Saranno circa novemila, il 4 marzo prossimo, i giovani umbri che – per la prima volta – potranno esprimere il proprio voto per le elezioni politiche. Il numero esatto – ottenuto grazie alla collaborazione dell’assessorato al Welfare della Regione dell’Umbria – sarà di 8.983 (4.693 maschi e 4.190 femmine).
Nati nel 2000 Nei primi due mesi dell’anno, a compiere i ‘canonici’ 18 anni, saranno infatti in 1.178 (572 maschi e 606 femmine). 687 (337 maschi e 350 femmine) diventeranno maggiorenni nei territori della Usl Umbria 1, mentre nei territori della Usl Umbria 2 saranno 491 (235 maschi e 256 femmine), nati a gennaio e febbraio del 2000.
Nati nel 1999 A diventare maggiorenni nel corso dell’anno appena finito, invece, sono stati in 7.705 (4.121 maschi e 3.584 femmine). 4.403 (2.380 maschi e 2.023 femmine) nei territori della Usl Umbria 1; 3.302 nei territori della Usl Umbria 2 (1.741 maschi e 1.561 femmine). Tutti nati nel 1999.
In quanti andranno ai seggi? La prima domanda che ci si pone – la seconda è ovviamente quella su chi potrebbero votare – è relativa al numero effettivo di quelli che si recheranno ad esercitare il proprio diritto-dovere. Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo discorso di fine anno, ha voluto rivolgersi direttamente a loro – ai cosiddetti millennials – invitandoli a non cadere nel baratro dell’astensionismo.
Rischio astensione Ma, stando ai sondaggi, ben il 70% potrebbe non entrare in una cabina elettorale: «Tra i diciotto e i vent’anni solo il 30-35% in genere si reca alle urne – ha recentemente detto Fabrizio Masia che guida l’istituto di ricerca Emg Acqua – mentre poco meglio potrebbero fare gli under 30: siamo solo al 40%. Una fascia d’età molto più consistente dei nuovi elettori ai quali si riferisce il Capo dello Stato».
