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Home » Da Perugia a Bologna: trasferta per spaccio

Da Perugia a Bologna: trasferta per spaccio

di Redattore
3 Febbraio 2018
in Altre notizie
Tempo di lettura: 2 minuti di lettura
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di P.C.

Un marocchino 31 enne domiciliato a Ponte Pattoli – frazione periferica del territorio di Perugia – è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile di Perugia e trasferito al carcere di Capanne. È accusato di far parte di una banda di spacciatori che agiva in particolare a Bologna e in altri centri dell’Emilia Romagna.

TUTTI I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE REXTON – VIDEO

La Questura di Perugia

Collaborazione fra Questure L’arresto rientra in una maxi operazione – denominata Rexton – che ha coinvolto le squadre mobili di Milano, Bologna e Lecco per un totale di circa 50 arresti, 21 dei quali per le attività condotte proprio nel capoluogo emiliano, dove la polizia ha sgominato due diverse organizzazioni, costituite da marocchini e albanesi, che gestivano il traffico di cocaina e hashish.

Quasi 3 anni di indagine Gli inquirenti erano al lavoro dal 2015. L’attività di indagine alla fine ha condotto al sequestro di 1200 kg hashish, 22 kg di cocaina e all’arresto di 11 marocchini, 9 albanesi e un italiano, un 60enne romano che avrebbe dato supporto logistico. Due le bande sgominate, collegate fra loro: quella dei marocchini si occupava dell’hashish e aveva la propria a base a Bologna; quella degli albanesi, specializzata nella cocaina proveniente dall’Olanda, aveva base a Castellarano, nel Reggiano.

Marocchino a Capanne L’arresto eseguito a Perugia rientra nel filone ‘bolognese’ e in particolare per la parte riguardante la compagine nordafricana. L’operazione è stata illustrata nel dettaglio da Adriano Felici e Virgilio Russo, a margine della conferenza sui falsi passaporti agli albanesi.

Dall’Africa alla Spagna La droga veniva trasportata dal nord Africa via terra, a bordo di camion, con corrieri che attraversavano la Spagna. Gli investigatori della sezione antidroga della mobile, coordinata dalla direzione centrale antidroga e dal servizio centrale operativo della Polizia di Stato, in un’occasione sono riusciti a sequestrare un carico di una tonnellata di hashish, pronta ad essere distribuita nel Nord Italia.

Codice segreto Collaudato il modo di comunicare tra i vari anelli della catena dei trafficanti, che utilizzavano un linguaggio criptato, decifrato dagli investigatori della Polizia di Stato. Gli appuntamenti venivano fissati nel corso di incontri, poche e veloci erano le comunicazioni per telefono. Il marchio ‘Rolex’ impresso sui panetti indicava l’hashish di migliore qualità, destinato alle piazze dell’Emilia-Romagna e del Nord. Poi c’erano quelli con i marchi ‘Dubai’ e ‘Roma’ ritenuti adatti per il Centro Italia e infine altri con il nome della compagnia low-cost ‘Vueling’.

Arrestato anche il capo E proprio nelle ultime ore è arrivata la notizia che anche il capo della banda è finito in manette: la squadra mobile di Bologna, con la collaborazione della Polstrada di Bolzano, ha arrestato due albanesi – Y.S. 46 anni e la moglie V. Q. di 45 – sfuggiti al blitz antidroga del 31 gennaio. Bloccati a Vipiteno mentre si dirigevano verso il Brennero. Per gli investigatori, l’uomo era a capo dell’organizzazione, prendeva accordi con i fornitori della cocaina in Olanda, fissava il prezzo, andava a pianificare le varie importazioni e aveva i contatti diretti con il capo dell’altro gruppo specializzato nel traffico di hashish. Nel portabagagli sono stati trovati 60mila euro. L’uomo è finito in carcere, mentre la donna all’obbligo di dimora a Castellarano.

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