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Home » Novelli: «Attese deluse Ora imprenditori seri»

Novelli: «Attese deluse Ora imprenditori seri»

di Fabio Toni
28 Febbraio 2018
in Dal territorio, Economia, Imprese, Lavoro, Opinioni
Tempo di lettura: 2 minuti di lettura
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di Flai Cgil Umbria

La storia della Novelli ormai rischia di diventare un telenovela senza fine, ma purtroppo a differenza delle vere telenovelas – in cui l’infinità delle puntate è un valore distintivo – questa vertenza rischia di trasformarsi in un dramma sociale, completamente a carico dei veri protagonisti: le lavoratrici e i lavoratori di Spoleto, Terni ed Amelia, oltre che degli altri siti a livello nazionale.

Tra concordati, fallimenti e guerre intestine, ad oggi si contano almeno cinque curatori che, per un verso o per un altro, devono gestire le sorti del gruppo e garantire i creditori, assicurando la par condicio creditorum. Questo tema, ovviamente, è pienamente disciplinato dalla legge, per cui attendiamo gli esiti delle procedure. Ma c’è un punto in capo alle maestranze che ci impegna in un’azione tipicamente sindacale: garantire la sopravvivenza dei siti aziendali e quindi garantire l’occupazione e il futuro di centinaia di famiglie, attraverso strategie industriali che possano rafforzare la presenza del guppo sul mercato.

Per assicurare questo percorso abbiamo bisogno di soluzioni pronte e decisive, abbiamo bisogno di interlocuzioni e relazioni industriali in senso stretto, ovvero di imprenditori seri che diano un respiro lungo agli impegni e alle strategie per queste realtà produttive. Pensavamo e speravamo di averne già trovati con gli accordi sottoscritti al Mise agli inizi del 2017, quando è stata giocata la carta iGreco, ma l’esito è storia recente, una storia finita male. Ora bisogna pensare a come ritrovare una strada utile per uscire da questa ennesima transizione che rischia realmente di mettere in pericolo la sostenibilità del gruppo. Una transizione che sta mettendo a rischio commesse e forniture o, per meglio dire, il valore degli importanti marchi che sono la vera forza di questa storica realtà imprenditoriale.

Insomma, è il tempo delle scelte e bene ha fatto il curatore dottor Caldiero a definire per i siti di Terni e Amelia una nuova governance. È in corso la trattativa per il rientro dell’asset Fattorie Novelli, ancora in mano a iGreco, un pezzo importante del gruppo che va recuperato al più presto. Sono necessarie risposte importanti per i lavoratori di Terni che tra un po’ terminano gli ammortizzatori e per i quali la normativa ad hoc dell’Area di crisi complessa consente una proroga importante di 12 mesi. Come anche per i lavoratori di Spoleto, di Fattorie Novelli, che con un colpo di coda vennero colpiti da una procedura di licenziamento collettivo del tutto illegittima, che a nostro avviso deve essere annullata per consentire il loro ritorno sul posto di lavoro. E immediatamente dopo si dia un futuro alle lavoratrici e lavoratori della ex Novelli che oggi più che mai hanno necessità di capire cosa ne sarà del loro futuro.

Crediamo che sul territorio umbro ci siano prospettive vere per trovare soluzioni: sta a noi e crediamo anche alle istituzioni tutte valorizzare queste potenzialità, nel rispetto e tenendo conto dei precetti normativi. Di certo non si può andare avanti così. Le lavoratrici e i lavoratori ci chiedono risposte celeri trasparenti e costruttive per loro e per le loro famiglie.

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