Cercare di ritrovare il filo, perso nella matassa, sembra impresa ardua. Dopo il via libera al progetto di ampliamento della discarica Le Crete, a Orvieto il clima si fa teso, come in campagna elettorale.

La mozione L’unica cosa certa, al momento, è il sì della Regione Umbria al sopraelevamento del secondo calanco della discarica. Una decisione ‘scontata’ che, però, ha lasciato per strada un certo smarrimento. E allora i contrari alla ‘pattumiera dell’Umbria’ provano a contarsi e a reagire. A partire dal centro destra in consiglio comunale che ha già pronta in mano una mozione di sfiducia per il sindaco Giuseppe Germani. Se la prendono con lui i consiglieri Roberta Tardani, Andrea Sacripanti, Stefano Olimpieri e Gianluca Luciani, colpevole «di aver fatto un doppio gioco sulle spalle della città e di aver tradito un’intera comunità ».
Sfiducia al sindaco Dopo aver partecipato alle riunioni alla sede dell’assessorato all’ambiente, lo scorso settembre, secondo l’opposizione Germani «ha avallato l’ampliamento della discarica davanti alla Regione, per poi venire a dire alla sua città che sul progetto presentato da Acea si sarebbe espresso il consiglio comunale. E davanti al ‘no’ unanime, ovviamente, la Regione Umbria ha deciso di ampliare la discarica – affermano – per questo è arrivato il momento di chiedere le sue dimissioni». L’atto, illustrato venerdì sera durante una conferenza stampa, sarà sottoposto agli altri consiglieri comunali. E se c’è qualcuno, tra le file della maggioranza di centro sinistra che potrebbe condividerlo, la conta dei numeri alla fine non basterà .
In soccorso al sindaco Germani, infatti, si è già schierata l’unica consigliera del Movimento cinque stelle, Lucia Vergaglia affermando che non voterà la sfiducia al primo cittadino. Un caso unico, probabilmente, in tutta Italia, quello che vede un’esponente ‘grillina’ appoggiare le politiche di un sindaco del Pd che avrebbe avallato, in qualche modo, un ampliamento della discarica mentre tutta la sua comunità si diceva contraria. «Germani ha ubbidito al diktat della Regione, che è ormai in emergenza rifiuti e scarica la sua mala gestione sulla discarica Le Crete». proseguono i consiglieri di centro destra.

Amici della Terra A chiedere le dimissioni del sindaco c’è anche l’associazione ‘Amici della Terra’. «Perché Germani è andato a trattare con la Regione nel 2017? Non poteva farlo – scrivono in una nota – perché il consiglio comunale si era già pronunciato, all’unanimità , contro qualsiasi tipo di ampliamento della discarica delle Crete. Imperdonabile leggerezza o volontà dolosa? Di fatto ha tradito la volontà dei suoi consiglieri e la volontà dei cittadini orvietani e per questo chiediamo le sue dimissioni».
Ricorso al Tar Ma a muoversi è anche il gruppo Pd in consiglio comunale, che ha già pronta una mozione da sottoporre ai consiglieri per tentare il tutto per tutto e fermare l’ampliamento attraverso un ricorso al Tar. Mozione che potrebbe essere condivisa dai consiglieri di opposizione ma che invece non incontra il placet del sindaco Germani, che ha già dichiarato l’impossibilità di un ricorso per mancanza di vizi formali. E nel frattempo si muove anche la conferenza dei sindaci del comprensorio che ha chiesto alla Regione di ripensare il progetto, mentre si ipotizza anche di investire il nuovo governo, fresco di nomina, della questione.