Ampliamento Le Crete: sindaco sotto attacco

Via libera dalla Regione al progetto Sao Acea: a rischio il mandato del sindaco Germani. E a Foligno si inaugura il biodigestore

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Che la strada fosse spianata, ormai, era chiaro più o meno a tutti. E martedì è arrivata la conferma ufficiale da parte della Regione Umbria.

La manifestazione in piazza

Via libera Dopo la riunione di giunta, di lunedì sera infatti, «la giunta regionale – si legge in una nota firmata dall’assessore all’ambiente Fernanda Cecchini – ha preso atto  del verbale del comitato di coordinamento sulle valutazioni ambientali formulato il 21 maggio scorso, condividendone i contenuti e le motivazioni». Tradotto: via libero al progetto di ampliamento del secondo calanco della discarica ‘Le Crete’.

Proteste e manifestazioni Non sono servite a nulla, quindi, le manifestazioni in piazza e la posizione contraria dell’intero consiglio comunale, alla fine la discarica sarà ampliata per ulteriori 130 mila tonnellate, circa un terzo del progetto iniziale presentato anni fa dall’azienda che la gestisce, la Sao Acea. «La Giunta regionale – ha detto l’assessore – ha preso atto del parere positivo sull’ampliamento espresso dal Comitato di coordinamento che si fonda sui pareri tecnico giuridici dagli organismi preposti. Secondo il comitato il progetto di ampliamento risulta compatibile con lo strumento urbanistico vigente del comune di Orvieto e l’intervento non ricade neanche parzialmente all’interno di aree con vincoli di carattere ambientale».  

L’assessore «Rispetto al progetto iniziale presentato da Acea Ambiente per una cubatura di 800 mila metri cubi, l’interlocuzione che come Regione abbiamo portato avanti in questi mesi con Auri, il Comune di Orvieto e la stessa azienda – ha aggiunto Cecchini – ha consentito di mettere a punto una evoluzione progettuale che di fatto dimezza la cubatura dei rifiuti conferibili. La cubatura prevista dal nuovo progetto – ha sottolineato – non supera i 390 mila metri cubi, una soglia che verrà ulteriormente ridimensionata a seguito delle prescrizioni della Soprintendenza che, nel parere positivo, prescrive di limitare ulteriormente la quota massima di altezza al colmo della discarica a 231 metri. Ciò comporterà la diminuzione del quantitativo di rifiuti ed un migliore inserimento paesaggistico dell’impianto rispetto alla vista del crinale».

Impianti Resta l’impegno, specifica la Regione, di valutare ogni possibile evoluzione assieme agli altri soggetti preposti per consentire quell’innovazione impiantistica in grado di incrementare il recupero di materia e di ridurre ulteriormente i conferimenti in discarica. «Fermo restando la nostra volontà di lavorare con Comuni ed imprese a quelle forme di impiantistica che permettono di superare definitivamente le discariche».  

Il sindaco Germani

Mandato a rischio? Un’altra battaglia persa, per i comitati e gli ambientalisti orvietani, ma sicuramente anche per il sindaco Giuseppe Germani, con parte del suo partito, già da settimane, sul piede di guerra e che ha fatto capire già più volte, neanche troppo tra le righe, che non sarà così scontato, per il primo cittadino, arrivare a fine mandato. Forse con la consapevolezza di un inevitabile ampliamento, infatti, lunedì il segretario del Pd orvietano, Andrea Scopetti, aveva proprio dichiarato che la fiducia nel sindaco non è più così scontata e che ogni atto, in consiglio comunale, sarà vagliato con molta attenzione. 

Sfiducia Le insidie, intanto, arrivano dall’opposizione di Forza Italia e Identità e Territorio. Con una nota, infatti, denunciano: «Germani ha tradito la città nel peggiore dei modi! A settembre ha dato parere favorevole al progetto di ampliamento (negando di averlo fatto, nonostante i documenti lo attestassero), ha poi presentato una mozione a sua firma per chiedere alla Regione di non superare il parere negativo del comune di Orvieto rassicurando tutti che la decisione sarebbe stata rispettata. Solo ieri ha ribadito ‘l’impegno a rispettare la volontà espressa’ , dichiarazioni fatte mentre negli stessi minuti, a Perugia,  la Giunta regionale deliberava l’ampliamento della discarica ‘Le Crete’. Alla luce di quanto accaduto presenteremo una mozione di sfiducia sfidando la maggioranza – o parte di essa –  a voler difendere la dignità del Consiglio comunale e della città intera a cui oggi è stata inferta l’ennesima ferita».

Germani E si difende dagli attacchi, il sindaco, che ha rilasciato le sue dichiarazioni appena qualche ora dopo l’ufficialità dell’ampliamento della discarica. «Questo della Regione è un atto uniliterale e molto grave dal punto di vista istituzionale – ha detto Germani – dettato dal fatto che la provincia di Perugia rischia di dover affrontare l’emergenza legata all’esaurirsi delle discariche. Io affronterò nelle sedi opportuni i rilievi che mi vengono mossi perché so di aver fatto tutto il possibile per ridurre l’impatto della discarica. In questi anni è tramontata l’ipotesi di usare anche il terzo calanco, è stata aumentata la raccolta differenziata e, in sede di Auri, abbiamo proposto alla Regione un metodo di gestione dei rifiuti che superi le discariche». Ma il rischio è che quando la mozione sarà presentata in consiglio, almeno tre consiglieri, fino a ieri parte della maggioranza, potrebbero decidere di votare contro Germani.

Foligno Un’altra batosta, per gli ambientalisti umbri, arriva sempre dalla Regione che domani, giovedì 30 maggio, inaugurerà a Casone di Foligno l’impianto a Biometano. «Un progetto innovativo per il trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani»,  spiega la Regione, che viene messo in moto dopo mesi e mesi di proteste da parte della cittadinanza. Assieme alla presidente Catiuscia Marini, all’inaugurazione interverranno anche il sindaco di Foligno Nando Mismetti, il sindaco di Spello e rappresentante dell’Auri Moreno Landrini, il presidente di Vus, Valle umbra servizi, Maruizio Salari, Sergio Ciucci, presidente consulta cittadina biodigestore e Agostino Re Rebaudengo, presidente Asja Ambiente Italia, la società che l’ha realizzato.

Fiorini «Ancora una volta sul tema – le parole del consigliere della Lega – dell’ambiente la giunta regionale calpesta la volontà del territorio orvietano che, nella sua interezza, attraverso i cittadini e le forze politiche e sociali si era espresso in maniera contraria a qualsiasi ampliamento della discarica. Superficiale e inaccettabile l’atteggiamento dell’assessore Fernanda Cecchini che, senza batter ciglio e senza tener conto delle esigenze del territorio, ha preso atto del parere positivo sull’ampliamento espresso dal comitato di coordinamento. Riteniamo tra l’altro inopportuno procedere a qualsiasi decisione in merito alla discarica ‘Le Crete’ senza aver prima attuato quanto contenuto nella mozione della Lega, approvata dall’assemblea legislativa, dove si prevedeva l’utilizzo del georadar per verificare i materiali riversati. Chiediamo pertanto – conclude – le dimissioni immediate dell’assessore Cecchini che non è riuscita o non è stata in grado di proteggere gli interessi del territorio e la salute dei cittadini orvietani».

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