Giunto al terzo anno di attuazione, il progetto ‘Aggiungi un orto a tavola’ ha coinvolto nell’anno scolastico 2017-2018 circa 450 bambini di 6 scuole appartenenti al Comune di Terni e quest’anno coinvolge quasi 1000 bambini di 12 istituti (San Giovanni, Feliciangeli, Cianferini, Montessori, Matteotti, Le Grazie, Don Milani, Valenza, Battisti, Aldo Moro, Campomaggiore e Gabelletta. «Da subito – spiega l’assessore alla scuola e ai servizi educativi Valeria Alessandrini – ho accolto con entusiasmo questo progetto di educazione ambientale e alimentare in grado di coinvolgere gli studenti in laboratori pratici e sensibilizzare al rispetto della natura. Ringrazio gli organizzatori assicurando il nostro supporto anche in futuro».
‘Aggiungi un orto a tavola’
Il progetto ha lo scopo di insegnare ai bambini l’educazione ambientale e alimentare attraverso la coltivazione di ortofrutta e attraverso la realizzazione di laboratori condotti da esperti in nutrizione, al fine di stimolare il lavoro di gruppo e facilitare l’apprendimento cooperativo attraverso l’esperienza pratica. «Siamo convinti – spiegano i promotori, EC comunicazione e marketing e l’associazione Millefiori – che tante piccole azioni contino quanto gesti eclatanti: ecco perché seguire il ritmo delle stagioni, trascorrere più tempo all’aria aperta, riciclare gli scarti del vivere quotidiano nella maniera corretta ci portano ad uno stile di vita più sostenibile. Educare i bambini al rispetto della natura, alla sana alimentazione è un investimento per il loro futuro».
Aula a ‘cielo aperto’
Grazie a questo progetto i bambini vivono la coltivazione dell’orto come un gioco, «ma imparano valori importanti come il senso di responsabilità, il lavoro di gruppo e la collaborazione, la tutela dell’ambiente e il rispetto per la natura e i suoi ritmi. L’orto dídattíco è inoltre una vera e propria ‘aula a cielo aperto’ perché coltivare frutta e verdura è un’attività che implica non solo l’insegnamento di nozioni di matematica, chimica, fisica e biologia, ma anche italiano, geografia e storia». L’orto didattico, infine, «stimola il senso di responsabilità individuale (ogni alunno deve prendersi cura delle piantine affidate alle sue cure), responsabilità verso il prossimo (nell’orto si lavora insieme e ci si aiuta) e responsabilità verso l’ambiente. La coltivazione di ortofrutta favorisce nei bambini l’acquisizione di valori importanti come il rispetto delle regole, la capacità di relazionarsi con gli altri, il lavoro di gruppo e facilita la comprensione di concetti piuttosto complessi per i bambini, come la tutela ambientale, la biodiversità, gli ecosistemi».
Educazione ambientale
All’esperienza della coltivazione degli orti si uniscono poi i laboratori di educazione ambientale incentrati sulla coltivazione di piantine che ossigenano l’ambiente per combattere l’inquinamento domestico e i laboratori di educazione alimentare, condotti da esperte in nutrizione coordinate dal dottor Giuseppe Fatati, responsabile del reparto di diabetologia e nutrizione clinica dell’ospedale di Terni, incentrati sull’alimentazione a colori, durante i quali i bambini possono scoprire a cosa servono gli alimenti che stanno coltivando e quali benefici apportano al nostro organismo. «Mangiare a colori significa rispettare la stagionalità degli alimenti e mettere al centro delle scelte alimentari frutta, verdura, cereali e legumi».