«Sentirmi muovere certe critiche da chi, per anni, ha amministrato portando all’abbandono del centro storico e al crollo dei prezzi dei fabbricati con una politica di totale noncuranza e trascuratezza, mi sembra strumentale e pretestuoso». Non resta in silenzio il sindaco di Amelia, Laura Pernazza, dopo aver ricevuto le critiche post approvazione del bilancio di previsione 2019-2021. E passa al contrattacco.
L’ATTACCO DI ‘VIVERE AMELIA’: «TANTE COSE BIZZARRE. VOLETE SOLO FAR QUADRARE I CONTI»

Bilancio e modus operandi ragionieristico
Il consigliere Claudia Dionisi e ‘Vivere Amelia’ avevano parlato di un «lavoro al bilancio in maniera ragionieristica, come commissari». La Pernazza parte da lontano e replica: «Forse è proprio questa azione che è mancata alle precedenti amministrazioni e, purtroppo, è il motivo per il quale i conti del Comune sono in una vera e propria emergenza. Abbiamo ereditato una situazione pesante e operando una riduzione dei costi siamo riusciti a chiudere al 31 dicembre in attivo. Nonostante tutto abbiamo mantenuto inalterata le tasse per i nostri cittadini e, anzi, c’è stata l’introduzion di alcune misure volte ad esentare del 100% (Tosap, Tari e imposta pubblicità) coloro – primi cinque anni d’attività – che faranno iniziative imprenditoriali in centro storico».
Le famiglie e gli eventi
Focus anche – più che sul bilancio di previsione si parla di azione amministrativa in generale – su altri aspetti: «Abbiamo voluto dare una particolare attenzione a determinate categorie, aiutando anche le famiglie con bambini che frequentano i nidi privati. Il tutto grazie alla conferma dei voucher – contributo mensile a totale o parziale copertura della retta per chi ha fascia Isee non superiore a 25 mila euro – a favore dei nuclei familiari». Vivere Amelia aveva criticato su turismo e visione della città da offrire: «Abbiamo realizzato – replica la Pernazza – tanti eventi in tre anni senza far gravare un euro sulle casse del bilancio comunale. Anche quest’anno abbiamo garantito una stagione teatrale a costo zero e ciò non accadeva con le precedenti amministrazioni. Non solo: per quanto riguarda le iniziative per il bimillenario del Germanico le riusciamo a fare grazie a fondi del Mibac e della fondazione Carit. Parliamo di eventi di rilevanza internazionale come ad esempio la conferenza di Valerio Massimo Manfredi già concretizzata. Ne seguiranno altre per promuovere il Germanico. Sarà un’attrattiva per Amelia e parlo anche della mostra che partirà ad ottobre, ci sarà anche una parte digitale».

Il guaio e i segnali positivi
Il sindaco di Amelia attacca ancora: «La spada di Damocle che abbiamo è il grande debito fuori bilancio che abbiamo ereditato e che è rappresentato dal debito legato ad Unicoop Tirreno, derivante dal Forte Cesare. È di 350 mila euro ed è il motivo per il quale abbiamo dovuto porre in vendita una serie di beni del patrimonio comunale. Non perché vogliamo regalarli o smantellare: è l’unico modo per coprire questo debito». Chiusura sugli appunti ricevuti in merito al centro storico: «Ci sono dunque segnali positivi sia in termini di conti che di tasse inalterate. E non stiamo dimenticando il centro storico: a giorni termina il cantiere per il rifacimento di piazza Marconi, come altre strade del centro. Inps e Agenzia delle entrate sono ora nella parte alta del centro in un’ottica di rivitalizzazione. Il governo ha messo a disposizione fondi per le manutenzioni straordinarie e metteremo in sicurezza ulteriori arterie, dando priorità all’area centrale. Per anni – la stoccata conclusiva – invece è stato condannato ad uno stato di abbandono».